Differenza tra garante e cointestatario
17 set 2018 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.
Un paio di settimane fa vi abbiamo parlato di come fare ricorso all’Arbitro bancario finanziario. Nel nostro post facevamo riferimento a una figura, il cointestatario, spiegando che eventuali soggetti titolari dello stesso rapporto per il quale è presentato ricorso possono aderire firmando l’apposito riquadro e allegando fotocopia del documento di identità (o di un documento equivalente). Aggiungevamo che in tal caso la pronuncia dell’Arbitro bancario finanziario avrà effetto anche sui cointestatari, anche se tutte le comunicazioni vengono inoltrate solo all’intestatario o al suo rappresentante. Ora, l’Abf si occupa di credito ai consumatori, ma non solo: nelle sue competenze rientrano per esempio anche i conti correnti, e in generale tutto ciò che si colloca nel campo delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Quindi, la domanda che ci è stata rivolta è: nel caso dei prestiti il cointestatario corrisponde per caso al garante? Cogliamo l’occasione che ci offre questo nuovo post per rispondere.
Cointestario e Garante: quali sono le differenze?
Cointestatario e garante sono due figure diverse, anche se svolgono una funzione analoga, cioè quella di facilitarci l’accesso al finanziamento. Per richiedere un prestito, ormai lo sappiamo, sono necessari alcuni requisiti, il più importante dei quali è, fondamentalmente, la solidità finanziaria. Ovvero, lo ripetiamo per l’ennesima volta come un mantra: la capacità di far fronte al rimborso rateale grazie al fatto che abbiamo uno stipendio, una pensione o un’entrata libero-professionale adeguati, in virtù di un lavoro stabile, dei contributi versati o di un’attività ben avviata. Non sempre, però, si hanno queste qualità.
Garante di un Prestito: chi è
Ecco allora che, se la nostra situazione finanziaria appare alla banca o alla società finanziaria meno solida, possiamo avvalerci di un garante. Ne abbiamo già parlato, quindi qui faremo una sintesi. Il garante è così chiamato perché, nel momento in cui il debitore sottoscrive il contratto di finanziamento, firma a sua volta un contratto chiamato “fideiussione”, che è una forma di garanzia con la quale si impegna verso il creditore a garantire l’adempimento degli obblighi del debitore. In sintesi quindi il garante è il soggetto che assume la responsabilità della restituzione del capitale. Importante sottolineare che il garante non risponde in via diretta, ma soltanto subordinata qualora il debitore principale sia inadempiente.Se il debitore manca il pagamento delle rate e il rimborso del prestito, allora a pagare dovrà essere il garante. E se è il garante a pagare, allora diventerà a sua volta creditore nei confronti del debitore e potrà rivalersi su di lui (o lei). Ma attenzione: come abbiamo detto, il garante inadempiente rischia di andare incontro alle stesse conseguenze previste per il debitore insolvente.
Cointestatario Prestito: chi è
Anche il cointestatario incrementa le probabilità di ricevere il prestito, soprattutto se è ritenuto un buon pagatore. La sua posizione, però, è diversa da quella del garante. Il cointestatario del prestito, infatti, è il secondo intestatario del contratto – per esempio un marito o una moglie – quindi è sullo stesso piano dell’intestatario principale. Come tale, essendo il cointestatario un soggetto contraente del contratto di prestito è chiamato ad assumersi le sue responsabilità in quanto debitore a tutti gli effetti, e a risponderne se non le rispetta.
Quindi, in sintesi: il garante deve provvedere ai pagamenti solo in caso di insolvenza del debitore, mentre il cointestatario è uno dei debitori. In tutti e due i casi, gli obblighi assunti sono vincolanti per tutta la durata del finanziamento.
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