Prestiti per vedere meglio
5 apr 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

Miopi, ipermetropi, astigmatici, over 50 assillati dalla presbiopia, ve ne sarete accorti: rifare gli occhiali costa. E può arrivare a costare un bel po’. Chi vi scrive è una persona con elevata miopia, alla quale l’acquisto di lenti nuove arriva a costare ben sopra i 200 euro (a lente). Non parliamo, poi, delle montature nuove: non tutte sono adatte ad accogliere lenti dello spessore (è proprio il caso di dirlo) necessario a correggere una miopia importante, e se si vuole star tranquilli non è nemmeno su questo che vale la pena di fare i taccagni.
Per esperienza personale, chi vi sta scrivendo vi dà due consigli: risparmiate su altro, ma non sulla salute dei vostri occhi; affidatevi a un ottico di fiducia (il mio mi segue da una quindicina d’anni, con mia grande soddisfazione, ma ovviamente non farò nomi).
Salute: purtroppo c’è chi è costretto a tagliare le spese
Eppure, c’è chi proprio non riesce a resistere alla tentazione di risparmiare anche sulla salute. Certo, i tempi sono quelli che sono e per molte persone non c’è tantissimo margine di manovra in proposito: diversi enti, fra i quali l’Istat, evidenziano che purtroppo non poche persone stanno rinunciando a curare la loro salute.
Attenzione, però: se la vostra situazione anagrafica (avete più di 18 anni e meno di 75?), reddituale (avete un’entrata certificabile?) e creditizia (avete precedenti positivi e non avete altri debiti per un ammontare significativo?) lo consente, potete sempre fare ricorso agli strumenti offerti dal credito.
Spese per la salute: il supporto offerto dal credito
Anziché rinviare o fare economia sulla qualità delle cure, a discapito della salute dei vostri occhi, potreste eventualmente dilazionare il pagamento, comprando gli occhiali a rate. Per esempio, non tutti sanno che chi ha un conto corrente può fare acquisti e pagarli poi in un secondo momento, senza necessariamente fare ricorso a un finanziamento.
Come? Con la carta di credito. Questo tipo di carta fa una somma delle varie spese sostenute nell’arco del mese e poi le detrae tutte insieme dal conto corrente collegato nel mese successivo. C’è generalmente un massimale (esempio: 1.500 euro al mese) ed è la cifra che la banca vi mette a disposizione, rinnovandola mese dopo mese. E mese dopo mese (in linea di massima, alla metà del mese successivo) vi addebita sul conto quanto avete speso, ma senza interessi.
Talvolta questo tipo di carte consente al titolare di scegliere se procedere con l’addebito il mese successivo o se pagare a rate, nei limiti delle disponibilità della carta, applicando una commissione.
Non solo carte di credito: occhio ai prestiti personali
Poi, naturalmente, c’è sempre la possibilità di chiedere un prestito personale, a partire da 200 euro (sotto questa soglia, ve lo ricordiamo, tecnicamente non è credito al consumo): il prestito personale si può richiedere per generiche esigenze di liquidità, senza doverne specificare l’uso e la destinazione.
Il consumatore fa richiesta alla banca o alla finanziaria. E se la società bancaria o finanziaria accorda il prestito, glielo accredita relativamente a stretto giro. Chi ne beneficia dovrà ovviamente restituirlo a rate, e con gli interessi. Prima di procedere, il creditore dovrà valutare con attenzione la vostra situazione reddituale e anche la vostra affidabilità creditizia. Ma se scatta semaforo verde, avrete ciò che vi serve per prendervi cura al meglio della vostra salute. A cominciare dagli occhi.
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