Il Modulo Secci e la trasparenza contrattuale dei prestiti

Il Modulo Secci per i prestiti

Informazioni chiare e dettagliate per i consumatori prima di stipulare un contratto

Pubblicato il 29 maggio 2015

Informazioni chiare e dettagliate che vanno fornite ai consumatori prima della sottoscrizione di qualsiasi contratto con intermediario bancario o finanziario. È questo l’obiettivo finale del Modulo Secci, detto anche Iebcc, cioè Informazioni europee di base sul credito ai consumatori, o ancora chiamato Informativa precontrattuale oppure Documento Conforme. Il documento riepiloga le caratteristiche del prodotto che si va ad acquistare, specificando la durata del contratto, i costi e le eventuali coperture assicurative a supporto del contratto stesso. Si tratta, in pratica, di un obbligo d'informazione, in vigore dal 1° giugno 2011, obbligo che deve venire assolto al momento della stipula di qualsiasi contratto, in conformità alle previsioni della Direttiva Europea 2008/48/CE.

Un Modulo a difesa del cliente. Il Modulo Secci risulta dunque essere uno strumento pensato apposta per il cliente, visto che sintetizza sia i diritti dei consumatori che la prassi da seguire nel caso in cui il cliente stesso si dimostri inadempiente. Il modulo permette inoltre di analizzare in dettaglio i costi del finanziamento, confrontando con facilità le diverse offerte in mostra sul mercato. Col Modulo Secci, inoltre, vengono eliminati dalla documentazione precontrattuale sia il foglio informativo che il documento di sintesi.

Trasparenza prima di tutto. L’Ue, introducendo il Modulo Secci, ha sottolineato una priorità: e cioè che la tutela del consumatore ha la preminenza nell’ambito delle politiche comunitarie. Non a caso è stata posta parecchia attenzione alle clausole contrattuali e alle pratiche commerciali abusive. Proprio l'Ue, infatti, ha spinto sull'acceleratore in modo da garantire la maggior trasparenza possibile verso i consumatori, chiedendo alle banche di allegare un modulo esplicativo alla documentazione contrattuale. Sempre l'Ue ha invitato gli intermediari bancari e quelli finanziari a mentenere una condotta responsabile verso i consumatori, applicando la massima trasparenza e correttezza, ragionando sempre nell'ottica della tutela dei consumatori.

Il Modulo in dettaglio. Il Modulo viene suddiviso in sezioni, tutte riguardanti le caratteristiche del contratto. Vengono esplicitate, prima di ogni altra cosa, peculiarità del prodotto, nome dell’intermediario, il tipo di contratto, l'importo richiesto in toto, le singole rate da pagare, la durata totale del prestito, le condizioni di prelievo, nonché l'indicazione del bene o del servizio a cui è destinato quel finanziamento, sempre che si tratti di prestito finalizzato, e infine le garanzie richieste al cliente. Vengono indicate inoltre le spese che dovrà sostenere il consumatore, specificando in dettaglio il Tan, il Taeg e il Tegm, l'imposta di bollo, le spese di gestione della pratica e le altre spese eventualmente connesse al contratto. Ancora, nel Modulo è specificato l’abbinamento a una qualsiasi polizza assicurativa obbligatoria che  vada a protezione del credito, il costo di questa polizza (rientrante nel Taeg) ed eventuali polizze che non siano obbligatorie. Nel Modulo sono infine menzionati i costi per eventuali ritardi nel pagamento e i termini di possibili variazioni delle condizioni contrattuali. Se il consumatore ha dei dubbi o qualora rilevi dei vizi nell’adempimento del contratto, deve rivolgersi alle varie sedi territoriali delle associazioni dei consumatori, chiedendo assistenza e consulenza.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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