Ebitec, il primo ente dalla parte di debitori e creditori

Ebitec: conciliazione e confronto

Crescono i numeri del recupero crediti

Pubblicato il 8 maggio 2013

Soprattutto in questo periodo di crisi si moltiplicano le situazioni in cui consumatori ed enti combattono ai ferri corti in virtù del fatto che diventa sempre più difficile, per una moltitudine di debitori, restituire le rate del prestito contratto con gli istituti di credito. Per porre un freno, o meglio regolamentare, la situazione di conflitto tra debitori e recupero crediti, nel 2009 è nato Ebitec, primo Ente bilaterale nazionale per la tutela del credito, primo ente in Europa costituito da un’associazione di categoria, (Unirec, l'Unione nazionale delle imprese per la tutela del credito) e un’associazione di consumatori, Adiconsum, l'Associazione in difesa di consumatori e aziende. “La bilateralità è il modo nuovo per ottenere la vera tutela dei consumatori in una logica di confronto, non di scontro”, sostiene Marco Alborghetti, presidente Ebitec e vice-presidente Unirec, imprenditore nel settore della tutela del credito dal 1990, impegnato da molti anni nella vita associativa dell’Unirec.

L’Ebitec è nato sostanzialmente per monitorare il settore del recupero crediti, dando il via a una concertazione tra le parti sociali (cioè tra creditori e consumatori) in modo da stabilire regole condivise assicurando maggiore trasparenza a vantaggio, appunto, di consumatori e di creditori. Le attività dell'Ebitec sono almeno tre: conciliazione in caso di conflitto con consumatori e sindacati; apertura di un tavolo di lavoro per studiare un contratto collettivo di lavoro su scala nazionale per i lavoratori del comparto tutela del credito in modo da regolamentare sia le partite Iva che i lavoratori a progetto; tenuta di un confronto permanente in tema di tariffe e debt agencies, coinvolgendo tutte le parti sociali; formazione per gli addetti in modo da promuovere la qualità del comparto; certificazione delle agenzie recupero crediti e della professione di agente per la tutela del credito.

Ebitec inoltre propone un protocollo che garantisca alle parti alti standard di qualità e l'istituzione di una commissione che si occupi di conciliazioni extragiudiziali paritetiche per le famiglie, conciliazioni gratuite per i consumatori e più rapide rispetto alle vie giudiziali comuni. Quali sono i numeri di Ebitec, cioè la quantità di crediti affidati dalle banche, dalle finanziarie, dalle utilities? I numeri - aggiornati al 2011 - dicono che il valore di bollette (telefono, gas, acqua ed energia elettrica) e rate (cioè finanziamenti, leasing, mutui, e altro) è stato di 38 miliardi di euro, l'80% dei quali va attribuito alle famiglie. Due anni fa, il numero di pratiche di recupero crediti è ammontato a 38,8 milioni di euro, con un aumento esponenziale (del 14%) dal 2007. Il dato, già di per sé allarmante, attestando l'incremento dell'indebitamento di famiglie e imprese, diventa drammatico solo a pensare che, nel 2011, ai numeri di Ebitec si aggiungono i 72 miliardi di euro da riscuotere da Equitalia, l'altra spina nel fianco degli italiani più poveri.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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