
Registro informatico dei protesti
Il registro informatico dei protesti è una banca dati pubblica, nazionale e digitale, gestita dalle Camere di Commercio. Raccoglie i protesti per mancato pagamento di cambiali, tratte accettate, assegni bancari e postali. Nasce per garantire trasparenza e fiducia nei rapporti commerciali, permettendo di verificare in modo rapido se persone o imprese risultano protestate. È operativo in forma digitale dal 2000 (Legge n. 235/2000).
I protesti sono atti pubblici levati da notai, segretari comunali e ufficiali giudiziari. Ogni Camera di Commercio pubblica mensilmente i protesti della propria provincia:
- gli elenchi dei protesti arrivano il primo giorno di ogni mese dai Pubblici Ufficiali
- l’iscrizione nel registro avviene entro 10 giorni dal ricevimento
La consultazione del registro informatico dei protesti può essere effettuata online o presso la Camera di Commercio. Per la ricerca sono necessari il nome della persona o della società e, per le persone fisiche, anche la data di nascita, con possibilità di filtrare i risultati per Regione o Provincia. In caso di ricerca positiva, vengono mostrati nome, indirizzo, comune, provincia e dati di nascita, e si può richiedere la “Visura protesti”; se invece la ricerca è negativa, è disponibile la “Visura protesti di non esistenza”.
Le iscrizioni restano visibili per un massimo di 5 anni dalla data di registrazione, ma la cancellazione anticipata è possibile nei casi previsti dalla legge. Per ottenerla, è necessario presentare un’istanza alla Camera di Commercio: in presenza di un provvedimento di riabilitazione, il Presidente della Camera di Commercio dispone la cancellazione entro 20 giorni. Una volta cancellato definitivamente, il protesto è considerato come mai avvenuto.
Effetti sui soggetti protestati
Il registro tutela la fede pubblica e offre informazioni tempestive e omogenee in tutta Italia. Le notizie iscritte incidono sulla percezione di affidabilità economica e sulla solvibilità di persone e imprese. La presenza di un protesto è consultabile da chiunque e rimane pubblica fino a 5 anni, salvo cancellazione anticipata.
Strade per rimediare
- pagamento di cambiale o tratta accettata entro 12 mesi dalla levata del protesto: la Camera di Commercio può cancellare su richiesta dell’interessato;
- pagamento oltre 12 mesi (per cambiali o tratte accettate) o protesti relativi ad assegni: occorre la riabilitazione con decreto del Tribunale, poi si chiede la cancellazione;
- protesto illegittimo o per errore: si può domandare la cancellazione dimostrando l’irregolarità.
Esiti della consultazione
- se non risultano protesti, la “Visura di non esistenza” aiuta a dimostrare l’assenza di segnalazioni
- se risultano protesti, la “Visura protesti” fotografa i dati iscritti e può essere utilizzata per le istanze di cancellazione, secondo i casi previsti dalla normativa
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