Troppi titoli e pochi prestiti

Troppi titoli e pochi prestiti

La polemica di Adusbef contro le banche

Pubblicato il 4 ottobre 2013

Acquistano titoli di Stato, ma non rilasciano prestiti. È questa la denuncia che parte dall’associazione dei consumatori Adusbef, che polemizza davanti agli ultimi dati sul credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese, scesi in un anno di 62 miliardi di euro. Tra dicembre 2011 e fine febbraio 2012, secondo pubblicati da Adusbef, le banche italiane hanno ricevuto dalla Banca centrale europea 267,4 miliardi di euro al tasso dell'1%. Soldi che arrivano attraverso le operazioni Ltro (finanziamenti a lungo termine), nate per incentivare gli istituti di credito nell’erogazione di prestiti alle famiglie, ma soprattutto alle piccole e medie imprese. Una buona fetta dei mille miliardi messi a disposizione dall’Europa per far ripartire l’economia e i consumi è andata alle banche italiane.


Adusbef e Federconsumatori denunciano però che questi soldi sono finiti nell’acquisto di titoli di Stato: a dicembre 2011 le banche detenevano titoli per 265,407 miliardi di euro, (+60,6%), quasi raddoppiati al 30 giugno 2013 (426,266 miliardi). Dall’altra parte, invece, i prestiti erogati dalle banche alle imprese sono passati da 1.712 miliardi a fine 2011 a 1.648 miliardi nel luglio scorso. Dati confermati da Assofin: secondo l'associazione delle società di credito al consumo negli ultimi cinque anni i prestiti sono diminuiti di 15 miliardi, nei primi sette mesi del 2013 la diminuzione è stata del 6,3% mentre nel 2012 è stata del 12%.


A pesare, poi sono anche i tassi applicati per il credito al consumo, in media dell'8,24%, mentre la media europea si ferma al 6,11%. Secondo i dati della Banca d’Italia i consumatori pagano il 12,08% per un prestito personale, ma si sale al 17% con le revolving, ma che possono arrivare anche a livelli più alti senza sforare la soglia di usura.

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Il profilo dell'autore

Eleonora Della Ratta, toscana, è giornalista professionista specializzata nei temi di economia e risparmio.

Dopo aver lavorato come cronista sia per la carta stampata che per la televisione (Il Corriere di Firenze, Toscana Tv), dal 2007 si occupa di economia, risparmio e lavoro. Scrive per Il Sole 24 Ore, in particolare sui temi di lavoro e formazione. Collabora con Famiglia Cristiana e le testate del Gruppo San Paolo interessandosi, tra l’altro, di assicurazioni, mutui e immobiliare. Ha seguito per Yahoo! Italia i canali di Economia e News.

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