Inflazione, tornano i rincari sugli alimentari
6 mar 2025 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

I nuovi dati sull’inflazione diffusi dall’Istat preoccupano le associazioni dei consumatori. A febbraio, secondo i dati provvisori, l’inflazione sale all’1,7%: i prezzi degli alimentari tornano a salire di ben il 2,6%: nel confronto annuo, il carrello della spesa rincara del 2,2%. Le ripercussioni si misurano in centinaia di euro in più l’anno di spesa per le famiglie, dato che fa il paio con quello dei prestiti personali in crescita.
Codacons, intervenga il governo
Secondo il Codacons, il rialzo dell’inflazione comporta un aggravio di spesa di 559 euro annui per la famiglia “tipo”: un nucleo famigliare con 2 figli pagherà 761 euro in più. Secondo l'associazione, energia e prodotti alimentari sono le voci di spesa che hanno conseguenze più pesanti sui consumi delle famiglie. "I numeri dell’Istat certificano come l’emergenza energia abbia effetti a cascata sull’economia nazionale e sulle tasche delle famiglie - sottolinea il presidente Carlo Rienzi - Per questo il governo deve intervenire con misure realmente efficaci in grado di tenere sotto controllo le tariffe di luce e gas e neutralizzare gli effetti del caro-energia per consumatori e imprese".
Unc, peggio di così non si può
Sulla stessa linea l'Unione nazionale consumatori secondo cui, in media, la spesa alimentare costa 210 euro in più per una famiglia con un figlio e 248 euro in più per una coppia con due figli. "Prosegue l’impennata dei prezzi, dovuta in primo luogo al caro bollette - spiega il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – Oggi ci attendiamo una svolta da parte del governo, che deve emanare un decreto con provvedimenti strutturali contro il prezzo del gas alle stelle, non della durata di 3 mesi. Inoltre, deve subito intervenire anche sul fronte dei prezzi dei prodotti alimentari che stanno nuovamente decollando e che, dopo essere rincarati a gennaio dello 0,8% su dicembre, ora non interrompono la loro corsa e salgono, sempre su base mensile, dello 0,3%. Anche il carrello della spesa prende il volo e passa da +1,7% a +2,2% nei dati tendenziali. Peggio di così non si può".
Assoutenti, tensioni sugli alimentari
Assoutenti, dal canto suo, sottolinea soprattutto le tensioni sui prezzi alimentari. "L’attuale incremento dei prezzi al dettaglio del comparto – spiega il presidente Gabriele Melluso – porta la spesa delle famiglie per cibi e bevande a salire di 238 euro annui per un nucleo con due figli, pari ad un maggior esborso, a parità di consumi, da oltre 4,2 miliardi di euro considerando la totalità delle famiglie italiane e la loro spesa per l’alimentazione. Ad influire sui listini il caro-bollette, che pesa come un macigno sui costi di produzione con un effetto tsunami sull’inflazione in Italia".
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