Il 90% dei conti delle aziende ha problemi con tassi di usura

Tassi: lanciato l'allarme

Tassi d'usura, sta per scoppiare un nuovo scandalo che coinvolgerà molte banche

Pubblicato il 23 aprile 2013

L'allarme sui tassi da usura applicati dalle banche viene lanciato da Brescia. Più precisamente da Sdl Centro Studi, società di consulenza che, offrendo una radiografia sui conti delle imprese della zona, è riuscita a delineare un quadro che definire allarmante è dire poco. La ricerca di Sdl ha messo sotto osservazione più di 29mila conti correnti utilizzati dalle aziende negli ultimi tre anni: ebbene, dall'analisi dei movimenti di questi conti è emerso che il 90% di essi è “colpito” da problemi che sono riconnessi ai tassi di usura.

L'accertamento di Sdl sui conti delle aziende opera in due fasi distinte. La prima percepisce le variazioni dei tassi oltre le quali si sostanzia il reato di usura: in questa fase si utilizza la consapevolezza che ogni trimestre Banca d'Italia segnala i tassi medi effettivi rilevati e i tassi considerati sulla “soglia” dell'usura su base annua per ciascuna categoria di operazione ma anche per differenti range di importi. La seconda fase invece riguarda l'anatocismo, cioè l'applicazione di altri interessi sugli interessi maturati e che inducono a una crescita esponenziale del debito. “La cosa impressionante - mette in guardia l'avvocato Serafino Di Loreto, responsabile legale del centro studi Sdl - è che sono coinvolte tutte le banche italiane”. Quello che emerge dalla ricerca prosegue Di Loreto, “è che siamo d fronte a una lotta nella quale  le banche tentano di colpire in ogni modo gli imprenditori, rivalendosi sul loro patrimonio in modo da recuperare il loro credito. Il problema è che una parte di questi soldi che vengono recuperati è frutto di interessi illegittimi”.

L'allarme è stato lanciato e, continuando di questo passo, se non interviene nessuno, le conseguenze potrebbero essere disastrose.   Se n'è resa conto anche Banca d'Italia che, pur dovendo vigilare attraverso gli organi che si occupano specificatamente del fenomeno usura,  ha ammesso seppur velatamente come sia  necessario arrivare a una rivisitazione completa del sistema dei tassi bancari, cioè di quelle percentuali applicabili quando si ottengono soldi in prestito. Intanto le voci corrono e si dice che  molte banche private siano coinvolte in una escalation così incredibile da aver portato, attraverso meccanismi molto complessi, a un aumento delle tariffe talmente esponenziale da essere giunto alla soglia di quello che comunemente viene chiamato strozzinaggio. Sdl a parte, unica ricerca in circolazione, il problema è che non esistono dati o rilevazioni precise sul fenomeno, un dramma che, se non viene fermato in tempo, potrebbe contribuire a distruggere il tessuto economico del nostro Paese. Anche perché, ogniqualvolta le banche - vere responsabili di questo sfascio - sono state trascinate in giudizio sono sempre riuscite a non rendere pubbliche le eventuali sentenze di condanna attraverso accordi conciliativi appositamente prefabbricati.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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