
Normativa sul credito al consumo
Il credito al consumo è denaro messo a disposizione da banche o società finanziarie per acquistare beni o servizi oppure per ottenere liquidità destinata alla famiglia. Non è pensato per attività professionali o d’impresa e viene generalmente rimborsato a rate, comprensive di interessi. La normativa ha l’obiettivo di rendere il percorso chiaro e sicuro: definisce chi può concedere credito, quali informazioni devi ricevere e quali sono i tuoi diritti sia prima sia dopo la firma del contratto. In generale, non rientrano nel perimetro del credito al consumo i finanziamenti sotto i 200 euro o sopra i 75.000 euro, i mutui per l’acquisto di case o terreni e i finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili; fanno eccezione alcune ristrutturazioni senza garanzie, che possono rientrare comunque nelle regole del credito al consumo.
Quadro normativo nazionale ed europeo
La disciplina italiana è regolata dal Decreto Legislativo 141/2010 (modificato dal 218/2010), che ha aggiornato il Testo Unico Bancario (D.Lgs. 385/1993) e il Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005). Le regole si applicano alla maggior parte dei contratti di credito compresi tra 200 e 75.000 euro.
Figure coinvolte:
- finanziatore: soggetto autorizzato a concedere prestiti in modo professionale e a stipulare contratti di credito;
- intermediari del credito: agenti in attività finanziaria, mediatori creditizi e chi presenta contratti di credito per conto di un finanziatore.
Tipologie incluse:
- prestiti personali: somma non collegata a un acquisto specifico, da usare per esigenze familiari;
- prestiti finalizzati (credito collegato): legati all’acquisto di un bene o servizio, spesso offerti a rate direttamente nel punto vendita tramite convenzioni;
- credito revolving (rotativo): carta revolving o fido con plafond, dove rimborsando il credito si ripristina la disponibilità;
- cessione del quinto: per lavoratori dipendenti e pensionati, con durata fino a 10 anni per i pensionati secondo la legge 80/2005 e obbligo di assicurazione sulla vita a garanzia.
Cosa è escluso:
- finanziamenti sotto 200 euro o sopra 75.000 euro, salvo alcune ristrutturazioni senza garanzie;
- mutui per l’acquisto di casa o terreno;
- finanziamenti medio-lunghi garantiti da ipoteca su immobili.
Principali obblighi di trasparenza
Il finanziatore o l’intermediario del credito devono fornirti tutte le informazioni precontrattuali, come il tasso di interesse, l’importo totale del credito, il TAEG e le altre informazioni essenziali. Devono spiegarti i contenuti del contratto, aiutarti a confrontare le offerte e guidarti verso il prestito più adatto alle tue esigenze.
Prima della firma, il finanziatore verifica il merito creditizio per accertare la sostenibilità del rimborso; dopo la firma, hai diritto di recedere dal contratto entro 14 giorni dal momento della sottoscrizione o da quando ricevi tutte le informazioni previste dalla legge.
Anche la pubblicità e la comunicazione commerciale devono essere chiare: se trovi un’offerta con “tasso zero”, è importante verificare che sia zero non solo il TAN, ma anche il TAEG.
Il credito al consumo può essere proposto anche nel punto vendita, soprattutto nel caso dei prestiti finalizzati. I prestiti personali e finalizzati si rimborsano tramite rate secondo un piano di ammortamento, mentre nel credito revolving le rate coprono importi spesi, interessi e commissioni, e i rimborsi ripristinano la disponibilità del credito.
Infine, è sempre buona pratica confrontare più offerte e chiedere chiarimenti a intermediari o finanziatori se qualcosa non è chiaro, per fare scelte consapevoli e sicure.
Voci correlate
Offerte di prestito confrontate
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Prestito personale
Finanzia i tuoi progetti
Cessione del quinto
Ottieni fino a 75.000€
Guide ai prestiti








Finanziarie partner
Scopri tutte le informazioni e confronta le offerte delle finanziarie partner di Prestiti.it.