TV, rischio blackout dal 30 giugno 2022

TV, rischio blackout dal 30 giugno 2022

La transizione sarà graduale lungo tutta la Penisola

Pubblicato il 18 febbraio 2020

Entro il 30 giugno del 2022 cambierà il segnale di ricezione dei canali televisivi e si concluderà il passaggio dall’attuale digitale terrestre al nuovo standard denominato DVB-T2. Il passaggio alla nuova tecnologia di trasmissione potrebbe tuttavia rappresentare una nuova voce di spesa per molte famiglie italiane. In base alle stime del Codacons circa 10 milioni di televisori potrebbero non essere abilitati per la ricezione del nuovo segnale. A quel punto, a meno di non voler rinunciare del tutto all’apparecchio televisivo per passare a nuove modalità di utilizzo (tra cui lo streaming on line attraverso pc o dispositivi mobili), nel bilancio familiare dovrà entrare anche la spesa per l’acquisto di un nuovo modello o dell’apposito decoder, già in vendita presso i negozi specializzati, il cui prezzo varia dai 30 ai 250 euro.

Il passaggio sarà in ogni caso graduale lungo tutta la Penisola, così come previsto dall’Articolo 89 della Legge di Bilancio 2018 (Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G). Le prime regioni ad affrontare il cambiamento a partire da settembre 2021 saranno la Valle d’ Aosta, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna e le province di Trento e Bolzano. Seguiranno le altre regioni a scaglioni fino alla data prevista.

Non tutti i televisori attualmente presenti nelle case delle famiglie sono però in grado di supportare la nuova tecnologia. Come capire se è il caso di sostituire il proprio apparecchio? Basta utilizzare i due canali di verifica della compatibilità (100 e 200) disponibili da pochi giorni. La tv risulta conforme al sistema se digitando queste cifre sul telecomando appare la dicitura “Test HEVC Main10”.

I modelli venduti prima del 2017 potrebbero però non ricevere i segnali trasmessi in DVB-T2. A quel punto bisognerà acquisto un apposito decoder per vedere correttamente i canali o acquistare un nuovo apparecchio televisivo, ricorrendo a un prestito personale se si vuol scegliere tra i modelli più innovativi e costosi, oppure approfittando delle promozioni che sicuramente non tarderanno ad arrivare nei negozi di elettronica e sui siti di e-commerce.

Le famiglie che hanno un ISEE (l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 20mila euro potranno invece far ricorso al bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2018: si tratta di un contributo economico di 50 euro per l’acquisto di una tv o di un decoder. Il bonus viene erogato direttamente dal venditore al momento dell’acquisto presentando un’autocertificazione il cui modello è disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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