Tanti bonus, altrettante scadenze
13 ott 2021 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Ecco i bonus in scadenza
Chi vuole riqualificare casa, come si dice, non ha che l'imbarazzo della scelta. Tra un bonus e l'altro, può addirittura fare le nozze con i fichi secchi: considerato che i mutui prima casa conserveranno tariffe convenienti almeno fino a fine anno, e che i prestiti personali mantengono botta, l'opzione di un acquisto più una ristrutturazione (bonus compresi) potrebbe essere buona soprattutto in tempi brevi.
Quando si parla di lavori, ricordiamo che questi devono avere caratteristiche specifiche e devono riguardare il miglioramento energetico e sismico degli edifici.
Attenzione alle date di scadenza
A meno di cambiamenti dell’ultima ora, alcune agevolazioni scadranno alla fine dell'anno. Il bonus verde, per esempio, quello che riguarda la trasformazione e la riqualificazione degli spazi verdi: si tratta di una detrazione del 36% destinata ad andare in soffitta il 31 dicembre 2021.
Finirà in soffitta anche il bonus mobili, quello che prevede la detrazione del 50%, fino a un massimo di 16 mila euro, in caso di acquisto di elettrodomestici e di mobili di classe A, se realizzati nell’ambito di una ristrutturazione.
Bonus facciate ed ecobonus a fine anno
Il bonus facciate, quello che prevede la detrazione del 90% per interventi di recupero delle facciate esterne finisce il 31 dicembre 2021: la detrazione è erogata in dieci rate e spetta solo per spese sostenute nel 2020 e nel 2021, senza alcun limite di spesa. Poi c'è l'Ecobonus.
Varia dal 55 al 65% ed è in esaurimento a fine anno. Il bonus ristrutturazioni, invece, non scomparirà del tutto: passerà dalla detrazione del 50% a quella del 36%.
Superbonus, la fine è spostata al 2023
Il bonus 110%, il cosiddetto superbonus, viene esteso al 2023 ma solo in alcuni casi. Potranno accedere ai tempi supplementari i condomini, che avranno tempo fino al 2022. Gli enti pubblici hanno tempo fino al giugno del 2023 e possono ottenere anche altro tempo extra se il 60% dei lavori sono già stati realizzati.
Infine, possono chiedere l'extra time anche i privati che hanno tempo fino a giugno 2022: anche loro possono chiedere un'ulteriore proroga di sei mesi, sempre se è già stato effettuato il 60% dei lavori di ristrutturazione.
Tempi supplementari
Non tutto è perduto per chi punta a ristrutturare nel 2022 ma non può accedere al superbonus. Con la riforma fiscale rimane l’ipotesi di uniformare i bonus, visto che il Recovery Plan prevede un accorpamento con un'unica aliquota al 75%, in modo da rendere certo il bonus edilizio, che avrebbe così un arco temporale più ampio.
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