Taglio dei consumi: cosa cambia per casa ed elettrodomestici
Bisogna rafforzare alcune buone abitudini
Pubblicato il 21 settembre 2022
Sembra proprio che, per arginare il caro energia, si dovrà fare i conti con un (leggero) razionamento. La soluzione pensata dall'Unione europea è questa: introdurre un limite al consumo di corrente elettrica nelle fasce di picco, cioè dalle 8 alle 19.
Il problema energetico riguarda anche il gas, ma comprimere i consumi elettrici è più semplice. Sono misurabili e, soprattutto, non impattano più di tanto sul comfort. Razionare il gas vorrebbe dire limitare il riscaldamento, creando inoltre potenziali disparità tra impianti autonomi e condominiali.
Cosa cambia?
Cosa potrebbe cambiare con l'introduzione dei limiti al consumo? Niente paura: non saremo costretti a spegnere luci e tv. Basterà fare un po' di attenzione, evitando di utilizzare contemporaneamente gli elettrodomestici che consumano di più. Alcuni consumi (come quelli necessari per lavorare o conservare il cibo) non possono essere compressi.
L'azione si rivolge alla gestione degli altri, come ad esempio lavatrici e lavastoviglie. Sarà sufficiente organizzarsi, in modo tale da non utilizzare le apparecchiature energivore nello stesso momento o attivarle durante le ore non soggette a limitazioni (cioè dopo le 19 e fino alle 8 del mattino). È quello che molte famiglie, per la portata ridotta del proprio impianto o per ridurre i consumi, fanno già.
Insomma: sarà una spinta a seguire e rafforzare alcune buone abitudini. Vale lo stesso discorso per la classe degli elettrodomestici. Anche alla luce delle limitazioni, acquistare dispositivi a basso consumo - magari usufruendo di piccoli prestiti - sembra più che mai propizio.
A cosa non rinunciano gli italiani
La scelta dipende poi dalle preferenze delle famiglie. Secondo un'indagine di Facile.it, mUp Research e Norstat, l'elettrodomestico più amato dagli italiani è la lavatrice: il 62,7% degli intervistati ha affermato di non poterne fare a meno.
La lavatrice viene preferita persino al frigorifero (indicato come essenziale dal 61,7% dei rispondenti). Il televisore è definito irrinunciabile dal 40% degli italiani (ma solo dal 23% tra i 18 e i 24 anni). Gli italiani sarebbero disposti a mettere da parte forno (necessario per il 19%), lavastoviglie (14,6%), aspirapolvere (11,5%), macchinetta del caffè (9,7%), aria condizionata (9,4%), forno a microonde (7,4%) e ferro da stiro (7%).
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.