Sempre più studenti richiedono prestiti personali per studiare
Quanto pesa l’istruzione sulle tasche degli studenti europei?
Pubblicato il 28 ottobre 2015
Quanto pesa l’istruzione sulle tasche degli studenti europei? E quali sono gli strumenti di sostegno economico che prediligono?
Ecco gli interessanti interrogativi ai quali una recente pubblicazione firmata Eurydice, famosa rete d’informazione sullo stato dell’istruzione in Europa, ha deciso di provare a dare risposta. Il report, intitolato National Student fee and Support Systems in European Higher Education - 2015 / 2016, ha preso in esame, in maniera piuttosto approfondita, i numerosi sistemi di tassazione e sostegno economico che ogni nazione dell’Unione Europea adotta per sostenere gli studenti di istruzione superiore. Questo studio, nei fatti, mette in luce una panoramica su ben 28 Stati facenti parte dell’Unione Europea ed in più Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Norvegia, Liechtenstein, Serbia, Turchia, Svizzera, l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia e l’Islanda.
La fotografia che ne emerge è decisamente nitida: sono sempre di più gli studenti europei che decidono di richiedere un prestito personale per affrontare con serenità il proprio percorso di studi. Entrando maggiormente nel dettaglio, Eurydice evidenzia come siano molte le forme a sostegno dei giovani studenti con un focus chiaro sulle esigenze specifiche di ogni Paese. A livello generale, in molte zone, si sono affermate largamente forme di indennizzo indiretto e cioè tutta quella tipologia di sostegno economico che arriva alle varie famiglie sotto forma di rimborso o benefici fiscali, con la volontà di fornire un concreto sostegno all’istruzione senza che si corra il rischio che questa diventi un percorso d’elite. Restano comunque più comuni, come accennato, le forme di finanziamento diretto e quindi il ricorso a prestiti e sovvenzioni di specifica natura. Esistono alcune zone, come Spagna, Croazia, Romania e Bosnia Erzegovina in cui il sostegno agli studenti si basa esclusivamente su misure finanziarie dirette.
Sotto il profilo delle tasse gli studenti a pagarne di più sembrano essere quelli del Regno Unito anche se, è importante sottolineare, che le stesse imposte vengono rimborsate alla fine del percorso formativo individuale quando lo studente ha trovato lavoro. Anche Italia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Paesi Bassi, Svizzera e Ungheria si contraddistinguono per avere una tassazione alta ma, nel caso dell’Ungheria, la maggioranza degli studenti ha l’opportunità di beneficiare di finanziamenti statali.
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Il profilo dell'autore
Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.
Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.