Prestiti trasparenti con il modulo Secci

Prestiti: il modulo Secci

La Banca d'Italia fissa le regole in modo da garantire la trasparenza delle clausole dei contratti di credito al consumo

Pubblicato il 12 marzo 2014

Se la ripresa dei consumi sembra essere legata anche alla necessità di un più facile accesso al credito al consumo, è vero però che in passato le famiglie si sono trovate a dover far fronte a spese finali più alte di quelle che, in un primo momento, avevano calcolato.

In pratica, tra tassi di interesse, more per mancati pagamenti, modalità di restituzione delle rate non sempre chiare, i consumatori si sono trovati a fare i conti con la scarsa trasparenza delle offerte e dei contratti. Una mancanza di informazioni chiare che si traduceva in spese continue.

Da qui la necessità di intervento della Banca d’Italia che con la nuova guida al credito ha fissato i requisiti minimi necessari per un’offerta di prestiti finalizzati all’acquisto, ma anche cessioni del quinto e carte revolving. Poche semplici regole contenute nel cosiddetto modulo Secci, dove devono essere indicati perfettamente tassi, costi e caratteristiche del contratto di credito.

Si tratta di un modulo informativo che il cliente deve ricevere prima di firmare qualunque forma di contratto e che l’utente deve avere modo di leggere e consultare (niente firme senza prima informarsi, dunque). Il modulo indica la tipologia di contratto, l’importo del credito richiesto, il numero di rate, la durata, l’ammontare degli interessi.

Inoltre devono essere indicate le eventuali garanzie e le conseguenze in caso di recesso o rimborso anticipato, entrambi diritti che il cliente può esercitare (per il recesso, tra l’altro, il diritto di ripensamento nei primi 14 giorni non può prevedere penali).

Letto il modulo Secci, il cliente può comunque non essere soddisfatto e aver bisogno di ulteriori informazioni. In questo caso è necessario rivolgersi alla società che rilascia il prestito, la quale è obbligata a fornire tutti i dettagli richiesti prima della firma del contratto. I mezzi per non incappare in spese non previste, dunque, ci sono, ma è a carico del consumatore la responsabilità di fare acquisti informati prima di richiedere un prestito.

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Il profilo dell'autore

Eleonora Della Ratta, toscana, è giornalista professionista specializzata nei temi di economia e risparmio.

Dopo aver lavorato come cronista sia per la carta stampata che per la televisione (Il Corriere di Firenze, Toscana Tv), dal 2007 si occupa di economia, risparmio e lavoro. Scrive per Il Sole 24 Ore, in particolare sui temi di lavoro e formazione. Collabora con Famiglia Cristiana e le testate del Gruppo San Paolo interessandosi, tra l’altro, di assicurazioni, mutui e immobiliare. Ha seguito per Yahoo! Italia i canali di Economia e News.

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