Prestiti e prodotti più sicuri: la Commissione UE di nuovo al lavoro

Prestiti e prodotti più sicuri: la Commissione UE al lavoro

L'obiettivo è scongiurare il rischio di sovraindebitamento

Pubblicato il 6 luglio 2021

Nuove norme in arrivo dalla Ue per migliorare la tutela dei consumatori attraverso il riconoscimento di nuovi diritti.

La Commissione UE ha proposto pochi giorni fa una revisione della normativa relativa alla sicurezza dei prodotti e al credito al consumo per garantire nel primo ambito maggiore trasparenza e omogeneità tra i diversi Paesi, e nel secondo prevenire le situazioni di sovraindebitamento.

Entrambe le proposte rientrano nell’ambito della nuova agenda dei consumatori, varata lo scorso anno e volta ad aggiornare il quadro della politica dei consumatori della UE.

Prodotti più sicuri indipendentemente dalla provenienza

Le vendite online sono aumentate costantemente negli ultimi 20 anni e nel 2020, in parte anche per effetto della pandemia che ha limitato gli spostamenti e l’apertura degli esercizi commerciali, il 71% dei consumatori ha acquistato soprattutto prodotti tecnologici utilizzando il canale on line: si va dai prodotti più semplici come gli auricolari senza fili e le console per i videogiochi fino ai purificatori d’aria.

Il nuovo regolamento sulla sicurezza generale dei prodotti, come viene sottolineato in una nota della Commissione UE, intende ridurre i rischi connessi a questi nuovi prodotti tecnologici e agli acquisti online, mediante l’introduzione di norme più precise da applicare ai prodotti destinati alle vendite via web.

L’obiettivo è quello di garantire che tutti i prodotti venduti nei mercati online e nei punti vendita fisici siano sicuri, indipendentemente dal fatto che provengano dalla UE o da paesi terzi.  

Credito al consumo più responsabile

La direttiva 2008/48/CE relativa ai contratti di credito ai consumatori ha fissato un quadro armonizzato a livello UE e ha fornito una base per garantire ai consumatori europei un accesso equo al credito.

Tuttavia, dall’entrata in vigore della direttiva nel 2008 la digitalizzazione ha profondamente modificato il processo decisionale e le abitudini dei consumatori in generale.

Da qui la necessità di effettuare una revisione della direttiva in grado di tener conto di questi sviluppi.

Per quanto riguarda il credito al consumo, la revisione della direttiva dispone infatti che le informazioni relative ai crediti debbano essere presentate in maniera non solo chiara, ma anche adeguata alle caratteristiche dei dispositivi digitali.

A cambiare saranno anche le norme per la valutazione del merito creditizio, che consiste nella capacità di un consumatore di rimborsare il credito ottenuto, al fine di evitare le situazioni di sovraindebitamento.

Il nuovo regolamento dovrebbe poi imporre agli Stati membri l’obbligo di promuovere l’educazione finanziaria e di fornire maggiore consulenza ai consumatori sulla gestione e il rimborso del credito.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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