Matrimonio: finanziamenti ad hoc per sposarsi

I prestiti per le cerimonie

Aumentano i costi per sposarsi e un finanziamento può aiutare a sostenere le spese

Pubblicato il 16 maggio 2014

Sposarsi costa sempre di più. Secondo le più recenti stime dell'Osservatorio nazionale di Federconsumatori, il budget necessario per pagare le spese di un matrimonio tradizionale, diciamo con un centinaio di invitati, varia da 35.446 a 59.101 euro. Sposarsi oggi, nel 2014, conferma Federconsumatori costa, insomma, l'1% in più rispetto al 2013.

Comunque sia si parla di cifre impegnative, difficilmente affrontabili da soli, senza l'aiuto delle famiglie. Non è un caso se parecchi neosposi, per affrontare la spesa del matrimonio, privilegiano soluzioni low cost, mentre altri arrivano a cercare il prestito giusto per il matrimonio dei sogni. In genere un finanziamento per matrimonio si può richiedere solo dopo le nozze, entro e non oltre i dodici mesi successivi alla cerimonia.

Il prestito solitamente viene chiesto direttamente dalle giovani coppie anche se può essere erogato al genitore o a un parente degli sposi, qualora essi non abbiano i requisiti necessari per accedere al prestito. Sempre nella generalità dei casi, l’importo dei prestiti dedicati al matrimonio è compreso tra 2.500 e 30.000 euro: si può richiedere un finanziamento che garantisca la possibilità di sostenere tutti i costi della cerimonia dagli abiti, al ristorante, alle bomboniere a tutti gli altri costi accessori. In genere la somma necessaria è consegnata con assegno circolare oppure, in certi casi, con un bonifico bancario: i soldi vengono erogati, di solito, in tempi molto brevi, addirittura in quattro giorni lavorativi nel caso in cui il prestito venga erogato da società finanziarie on line.

Secondo l'Osservatorio Federconsumatori, volendo risparmiare al massimo, facendo due conti, si possono spendere anche “solo” 12.630 euro, il 64% in meno rispetto a un matrimonio tradizionale. Per risparmiare, evitando di chiedere il prestito, bisogna andare a  tagliare dovunque, anche sulle minuzie. Per le partecipazioni basta un invito digitale (mail o social network) che può essere considerato fantasioso, mentre per quanto riguarda le bomboniere si può scegliere qualche pensiero più piccolo, qualche regalino realizzato magari da qualche onlus che poi devolverà il ricavato in beneficenza.

Per contenere la spesa delle foto si può optare per un servizio che catturi solamente i momenti più importanti, arricchendo l'album con foto scattate da amici o parenti. Le complicazioni arrivano dal vestito della sposa, la quale difficilmente rinuncerà al piacere di indossare il classico (ma purtroppo costoso) abito bianco. Anche in questo caso comunque si può tagliare sulle spese, acquistando l'abito in qualche outlet, scegliendo tra campionari o capi di fine collezione o abiti vintage, di anni passati. Oppure ancora, extrema ratio, si può ricorrere al noleggio dell'abito. Per quanto riguarda gli addobbi della chiesa, un buon consiglio è accordarsi con la coppia che si sposa subito prima o subito dopo: in questo modo, è calcolato che si possa arrivare a risparmiare anche il 50%. Un'altra furbata per tagliare qualcosa sui costi è quella di scegliere fiori di stagione (la cosa potrebbe portare un risparmio del 30%) oppure, anche in questo caso, si può decidere di noleggiare le piante fiorite in vaso.

Poi c'è il capitolo automobile, altro punto dolens della cerimonia, Per risparmiare basta chiedere agli invitati di prestare la loro auto più elegante o quella più buffa, in base all'impronta che si vuole dare al matrimonio. Il costo maggiore da sostenere però, sia chiaro, è il ricevimento: per contenere la spesa è sufficiente selezionare gli invitati per il pranzo nuziale, scegliendo quelli più intimi optando per un locale che magari preveda altre cerimonie nella stessa giornata, pronto quindi a fare dei forfait.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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