L'inflazione riprende a correre, alimentari in crisi d'ossigeno
Richiesto l'intervento del Governo
Pubblicato il 1 marzo 2024
Il gennaio 2024 si è aperto con un’inflazione che inverte il trend, aumentando dello 0,8% su base annua. Lo ha evidenziato l'Istat: prodotti alimentari e bevande analcoliche sono i prodotti che rincarano di più su base mensile e segnano un +5,8% a gennaio 2024 su base annuale.
Un dato estremamente preoccupante a cui fa eco quello del Crif del rialzo dei finanziamenti nel 2023 con +0,4% ma soprattutto con un +18,9% per quanto concerne i prestiti personali.
Unc: occorre intervento del governo
“Prosegue inarrestabile la corsa dei prezzi, che salgono dello 0,3% a gennaio su dicembre – spiega il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona – Allarmante, soprattutto, il balzo degli alimentari che rincarano in un solo mese dello 0,8% nonostante alcuni prezzi siano oramai lunari. Bisogna che il Governo prosegua con ulteriori agevolazioni e convochi agricoltori, produttori, distributori e consumatori, così da rappresentare tutta la catena che va dal campo alla tavola, facendo quegli accordi di filiera non fatti con il Trimestre Anti-inflazione. È inaccettabile che il latte fresco intero, nonostante oramai costi più di un litro di benzina, aumenti ancora dello 0,2% in un solo mese, addirittura +1,1% quello conservato. Che dire poi dell’olio di oliva, da mesi in testa ai rialzi annui e che sale nuovamente nonostante costi già più dell’oro fuso, +2% in un solo mese, +44,4% su base annua”.
Adoc, l'inflazione erode i risparmi
Chiede l'intervento del governo anche la presidente Adoc Anna Rea. “Chiediamo al governo un’azione decisa e reiteriamo l’appello al presidente del Cncu e al Garante dei prezzi affinché convochino urgentemente una riunione ad hoc – aggiunge Rea - È indispensabile che intervengano tutti i soggetti coinvolti, compresi i consumatori, assumendo un ruolo da protagonista e attivo. L’inflazione rappresenta la principale causa della riduzione dei risparmi delle famiglie, erosi non solo dall’aumento dei tassi di interesse, ma anche dall’accresciuta povertà e dalla perdita di potere d’acquisto delle persone”.
Incubo caro-benzina secondo il Codacons
Oltre alla risalita dei prezzi, sui listini “incombe ora l’incubo del caro-benzina, con nuovi i rialzi dei carburanti che potrebbero determinare una nuova spinta inflattiva”, spiega il Codacons sottolineando rincari anche sul carrello della spesa che segna ancora +5,1%. “Rincari che vanno ad aggiungersi a due anni di pesante inflazione che ha ridotto la capacità di acquisto dei cittadini e modificato fortemente i consumi delle famiglie – aggiunge il presidente del Codacons Carlo Rienzi - Su tale quadro incombe il caro-benzina, con gli aumenti dei listini dei carburanti alla pompa che rischiano di determinare una ondata di rincari sui prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari”.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.
Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.