Frodi creditizie, importo medio oltre 4.800 euro
23 lug 2025 | 5 min di lettura

Le frodi creditizie basate sul furto di identità continuano a rappresentare una minaccia significativa e in costante evoluzione nel mondo finanziario. L'impatto più rilevante è nel settore del credito al consumo. È questa la conclusione a cui è giunta l'ultima analisi dell'Osservatorio CRIF-Mister Credit sulle Frodi Creditizie. Aumenta in maniera esponenziale il furto avente a oggetto prestiti personali.
Frodi, +3,2% nel 2024
L'analisi evidenzia come nel 2024 in Italia siano stati registrati quasi 31mila casi, con un importo medio per frode superiore a 4.800 euro e un valore economico complessivo che sfiora 150 milioni di euro. Rispetto al 2023 cresce del 3,2% l'importo medio frodato mentre il valore complessivo dei danni causati rimane stabile, nonostante il leggero calo del numero di frodi rilevate (-4,6%). Ciò conferma la tendenza a mettere a punto meno frodi che, però causano danni economici sempre più rilevanti.
Caratteristiche delle frodi
Nel 2024 l'Osservatorio CRIF – Mister Credit rileva una netta diminuzione dei casi di frode di piccolo importo: le frodi sotto i 1.500 euro rappresentano il 20,2% del totale, in calo del 30% rispetto all'anno precedente. Una tendenza che indica come i criminali mirino a valori sempre più consistenti. Infatti, crescono i casi nella fascia 1.500-3mila euro (+11,3%) e, soprattutto, si registra quasi un raddoppio (+92,7%) dei casi tra i 3mila e i 5mila euro, che giungono a rappresentare il 15,2% del totale. Al contrario, le frodi tra i 5mila e i 10mila euro sono in lieve calo (-6,2%), mentre aumentano sensibilmente anche quelle oltre i 10mila euro (+29,4%), a conferma di una polarizzazione verso importi medi e medio-alti. Solo le frodi sopra i 20mila euro mostrano una flessione (-12,1%), segno che i colpi più eclatanti restano meno frequenti, ma le perdite complessive restano
In pericolo i prestiti personali
Il prestito finalizzato si conferma la forma di finanziamento più colpita, anche se la sua incidenza continua a ridursi (34,4% dei casi, -23,8% rispetto al 2023). L'importo medio delle frodi su prestiti finalizzati cresce in modo significativo, +16,7%, attestandosi a quasi 7mila euro. In forte crescita i casi di frode su prestiti personali (+65,9%), che ora rappresentano oltre un quarto del totale e hanno un importo medio superiore a 16.600 euro, segno che i frodatori cercano prodotti finanziari più flessibili.
Frodi su carte di credito
Sono in calo dell'11,2% le frodi su carte di credito, incluse le revolving: si conferma, invece, la crescita delle truffe legate alle formule "Buy Now, Pay Later" (BNPL) che, pur restando residuali (5,7% del totale), riflettono il boom dell'e-commerce e la sua maggiore esposizione ai rischi digitali.
I beni acquistati coi proventi delle frodi
Guardando ai beni acquistati tramite frode, le spese per la casa arrivano al 10,2%. Gli elettrodomestici si confermano la categoria più colpita (28,7% dei casi): una quota rilevante riguarda il comparto auto-moto (9,6%), elettronica, informatica, telefonia (5,4%), l'arredamento (5,2%) e immobili o ristrutturazione (5%). Rispetto al 2023 si registra una sostanziale crescita delle frodi per la tipologia consumi (+64%), che includono anche abbigliamento sportivo e beni di lusso, e quelle sugli elettrodomestici (+8,7%). Al contrario, in contrazione le frodi su auto/moto (-14,6%), spese per la salute (-15%) e arredamento (-6%). Da segnalare il forte aumento delle frodi sulle spese professionali (+51,5%), che comprendono l'avvio di attività, corsi e formazione: i malfattori, dunque, stanno diversificando i propri obiettivi, puntando anche su segmenti meno tradizionali.
Profilo delle vittime
La maggioranza delle vittime continua a essere rappresentata dagli uomini, che costituiscono il 64,9% del totale. In diminuzione, invece, i casi che colpiscono le donne (-3,6% rispetto al 2023). Un segno che il fenomeno, pur restando trasversale, tende a colpire maggiormente la componente maschile della popolazione.
I cinquantenni fascia più colpita
Analizzando la distribuzione per fasce d'età, i 41-50enni rimangono la fascia più colpita (22,1%), seguiti dai 31-40enni (20,7%). Tuttavia, il segmento che registra il maggior incremento percentuale è quello dei 51-60 anni (+2,2%), mentre diminuiscono i casi tra gli under 30 (-1,6%). Osservando l'incidenza delle frodi rispetto al credito effettivamente erogato, sono i giovani tra 18 e 40 anni a risultare più vulnerabili, mentre gli over 50 mostrano una minore incidenza di frodi, a conferma di comportamenti generalmente più prudenti.
Le regioni più colpite
A livello territoriale, Lombardia, Campania, Sicilia e Lazio si confermano le regioni con il maggior numero di casi, seguite da Puglia e Piemonte. La Lombardia, in particolare, registra una crescita significativa (+6,3%), mentre la Campania supera la Sicilia grazie a un incremento dell'1,9%. Le Marche si distinguono per il maggiore aumento percentuale (+28,9%), pur rappresentando ancora una quota limitata del totale. Emilia-Romagna (+20,9%) e Umbria (+9,7%) mostrano anch'esse un trend in crescita. Al contrario, Valle d'Aosta, Basilicata e Calabria vedono una netta diminuzione dei casi, con cali superiori al 15%.
Tempi di scoperta delle frodi
I tempi di scoperta delle frodi si stanno polarizzando: i casi scoperti nei primi 6 mesi superano il 40%, mentre quelli entro l'anno sono in calo del 28,9% rispetto al 2023. In generale i tempi di scoperta più lunghi subiscono un aumento, infatti il 22,9% dei casi analizzati viene scoperto dopo 3 anni, di questi il 17,2% addirittura dopo oltre 5 anni. Analizzando per tipologia di prodotto i mutui hanno dei tempi di scoperta particolarmente più lunghi: quasi la totalità dei casi viene scoperta dopo oltre 5 anni dal momento della richiesta. Al contrario, le frodi su carte di credito, BNPL e leasing auto hanno dei tempi di scoperta molto più ridotti; 3 casi su 4 emergono entro un anno dal momento della richiesta; a seguire prestiti personali e finalizzati, entrambi con oltre il 60% dei casi scoperto entro i 12 mesi.
Prestiti personali sempre più colpiti
"La piccola contrazione dei casi di frodi non deve far abbassare la guardia perché la crescita dell'importo medio fa capire come i frodatori stiano affinando le loro tecniche, sfruttando tecnologie avanzate per aggirare i controlli di sicurezza e raggiungere fraudolentemente un valore economico sempre maggiore - spiega Beatrice Rubini, executive director della linea Mister Credit di CRIF- Il quadro che emerge dal nostro osservatorio evidenzia come il fenomeno delle frodi creditizie sia in costante evoluzione, non solo nei numeri ma anche nella scelta degli strumenti finanziari colpiti. Nell'ultimo anno l'attenzione dei frodatori si è concentrata sempre più sui prestiti personali, un canale percepito come più accessibile e potenzialmente redditizio. Questa tendenza, unita all'aumento dell'importo medio frodato e alla lieve contrazione dei casi totali, suggerisce un cambiamento nelle dinamiche operative delle frodi: meno episodi, ma più selezionati e ad alto impatto. La maggiore concentrazione di frodi a danno di questa tipologia di finanziamento evidenzia la necessità di affinare continuamente le strategie di monitoraggio per anticipare e prevenire le modalità di attacco criminale".
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