Saldi, la spesa media sarà di 92 euro a testa
18 lug 2025 | 2 min di lettura

Il 5 luglio sono partiti in tutta Italia i saldi estivi, con la sola eccezione della Provincia autonoma di Bolzano, dove inizieranno il 16 luglio. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, gli italiani spenderanno in tutto 3,3 miliardi, pari a 203 euro per famiglia e 92 euro pro capite.
Il richiamo del made in Italy
Come sempre, l’abbigliamento la farà da padrone, anche grazie al supporto dei turisti stranieri. I saldi, infatti, intercettano i 19 milioni di viaggiatori che arrivano in Italia. Sicuramente mare e montagna sono il principale richiamo, ma fa gola anche il fashion.
Secondo le stime di Federazione Moda Italia-Confcommercio, dai portafogli esteri arriveranno ben 2,3 miliardi, portando il conto complessivo dei saldi a 5,6 miliardi di euro, anche grazie ai “mini-prestiti” del buy now pay later, sempre più diffusi.
“L'estate 2025 si preannuncia come la migliore del terzo millennio in termini di turismo e auspichiamo che lo sia anche per gli acquisti nei negozi di moda”, ha spiegato Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio.
Il manuale dei saldi
Per tutelare i consumatori, Federazione Moda Italia e Confcommercio hanno ricordato in una nota alcuni principi di base sui saldi.
La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;
Provare e far provare i capi non c’è obbligo: è rimesso alla discrezionalità del negoziante. Per quanto riguarda i pagamenti, le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e – anzi - vanno favoriti i pagamenti cashless.
I capi in saldo devono rispettare alcune caratteristiche: devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. A proposito di prezzo: è obbligatorio indicare quello normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
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