Finanziamenti a fondo perduto

Finanziamenti a fondo perduto

Come ottenere un finanziamento a fondo perduto per giovani imprenditori

Pubblicato il 29 marzo 2013

Sono sempre di più i giovani che, vista la disoccupazione crescente, pensano di mettersi in proprio pur avendo il timore di finire risucchiati dalla famigerata burocrazia italiana. Per scongiurare una parte di questi problemi, basta avere a conoscenza le norme contenute nella legge 95 del 1995, quella che contempla i finanziamenti per giovani che vogliano diventare imprenditori.

La legge prevede contributi erogati a fondo perduto o erogati a tassi agevolati. La legge 95 del 1995, nata sostanzialmente per il Sud Italia, è stata estesa anche ad aree del Centro-Nord Italia. I destinatari delle agevolazioni della legge sono i giovani di età compresa tra 18 e 36 anni che siano residenti in zone depresse d'Europa e che siano intenzionati a costituire nuove società ricomprese sotto forma di sas, snc, srl, spa, sapa, ss, cooperative e piccole cooperative.

La legge non prevede vincoli temporali per presentare le richieste di agevolazione: i progetti d'impresa considerati finanziabili devono riguardare settori di attività legati alla produzione di beni agricoli oppure artigianato e industria; alla fornitura di servizi a imprese (esclusi i servizi alle pubbliche amministrazioni e attività di commercio e turismo). La legge esclude dai benefici eventuali ampliamenti o ammodernamenti di strutture che siano state create in precedenza. I finanziamenti erogabili possono toccare il 50% a fondo perduto: a questo si aggiunge un mutuo che copre il 40% degli investimenti, restituibile in dieci anni.

Nei primi due anni di attività vengono previste agevolazioni per acquistare materie prime che possono arrivare a coprire al massimo il 50% del totale delle spese. La legge prevede anche convenzioni con Sviluppo Italia spa e con alcune banche che aderiscono al progetto. Due sono i tipi di finanziamento previsti. Il primo riguarda le spese di investimento che prevedono contributi a fondo perduto o mutui a tasso agevolato per acquistare terreni, macchinari, opere edilizie o anche software e brevetti, in sostanza tutto quello che occorre per mettere in piedi un'azienda. Il secondo finanziamento è un servizio che serve da accompagnamento alla progettazione, servizio che possa aiutare i giovani a tracciare il profilo dell'azienda che intendono mettere in piedi. Il fondo serve a supportare consulenze o informazioni di esperti prima della progettazione o la presenza di un tutor dopo la partenza dell'azienda in modo da facilitare la soluzione dei  problemi a cui il neo-imprenditore può trovarsi di fronte all'inizio della sua attività.

Per poter usufruire di questi fondi è necessario compilare il modulo di richiesta (riferendosi alle camere di commercio), modulo che poi verrà spedito con raccomandata A/R oppure consegnato alla sede di Sviluppo Italia, Via Boccanelli 30, 00138 Roma. E' necessario allegare in duplice copia alla domanda sia il progetto dell'impresa (con la copia dell'atto costitutivo della società stessa), che il certificato di vigenza, cioè il documento contenente le informazioni dell'azienda che, ancora, il certificato che attesta come la sede della società sia nel territorio d'applicazione della legge, e il certificato che dichiara che la nuova società sia costituita da soci di età compresa tra 18 e 35 anni

Dopo sei mesi Sviluppo Italia comunica agli aspiranti imprenditori l'esito delle loro domande. Se l'esito è positivo, l'imprenditore sarà invitato a sostenere un colloquio a Roma per la definizione del piano esecutivo.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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