Educazione finanziaria, l'Italia è indietro

Educazione finanziaria, l'Italia è indietro

I docenti la considerano indispensabile

Pubblicato il 14 settembre 2022

L’educazione finanziaria in Italia è ancora di là da venire. Non è un caso, probabilmente, che prestiti personali e mutui siano in costante aumento, simboli, forse, di una non ottimale gestione del quotidiano.

Solo un italiano su cinque, infatti, pensa che per fare scelte consapevoli siano essenziali competenze di economia: fra gli insegnanti, otto su dieci considerano che la cittadinanza economica sia una competenza indispensabile per gli studenti, anche grazie al programma di educazione FEduF, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, nata su iniziativa dell'Abi in collaborazione col Ministero dell’Istruzione.

L'economia priorità formativa

Il prossimo 26 settembre sarà presentato lo studio “Le opinioni degli insegnanti sull’educazione finanziaria a scuola”, elaborato dal dipartimento Di.Sea.De dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Ebbene secondo lo studio, in Italia le competenze di economia non sono percepite come una priorità formativa: soltanto il 21% degli italiani, infatti, le ritiene essenziali, mentre il 43% ritiene fondamentale la formazione in ambito di prevenzione delle malattie.

Compito della scuola formare all'economia

Di parere contrario, invece, l’80% dei docenti, secondo cui la cittadinanza economica è una delle competenze indispensabili: il dato emerge sempre dalla ricerca “Le opinioni degli insegnanti sull’educazione finanziaria a scuola”.

FeduF spiega in una nota che “gli insegnanti ritengono che sia compito della scuola far acquisire agli studenti competenze di cittadinanza economica; il 60,5% è totalmente d’accordo, il 28,7% molto d’accordo. In questo senso si registra l'aumento degli insegnanti: +4,9% dal 2019. Sono loro a proporre il programma a scuola”.

L'educazione finanziaria entra nella scuola

I dati confermano che gli insegnanti attribuiscono importanza allo sviluppo delle competenze economiche degli studenti. “L’educazione finanziaria è entrata a scuola da una porta secondaria aperta da insegnanti lungimiranti - sottolinea Giovanna Boggio Robutti, direttore generale di FEduF - L’assenza di sistematicità e metodologie costituisce, però, un ostacolo a un’azione realmente incisiva. L’ex alternanza scuola lavoro, chiamata Pcto, ha offerto un aggancio importante per proporre tematiche collegate all’economia e all’imprenditorialità”.

L'importanza della cittadinanza economica

Nel prossimo futuro la Fondazione rafforzerà il binomio educazione digitale e educazione finanziaria. “Gli studi di sociologia e psicologia sulla costruzione del pensiero economico dei bambini indicano che sin dall’infanzia le persone si costruiscono un mondo economico - sottolinea Emanuela Rinaldi, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Milano-Bicocca - La ricerca indica che i docenti danno molta importanza alla cittadinanza economica e civica: termini come inflazione, azioni, debito pubblico compaiono sempre più di frequente anche nel discorso comune”.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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