Ecobonus per la casa e prestiti per ristrutturare

La proroga degli ecobonus

Prosegue il successo dei bonus ristrutturazioni

Pubblicato il 4 novembre 2016

Buone nuove per chi intende rinnovare casa. La Legge di bilancio 2017, infatti, ha prorogato di altri cinque anni nella misura del 65% l'Ecobonus, ossia il beneficio fiscale per ristrutturazioni, interventi di efficientamento energetico oppure acquisto di mobili e di elettrodomestici. Tutti interventi realizzabili anche tramite prestiti personali ad hoc, specificatamente indirizzati agli obiettivi che il prorpietario si prefissa. E non è tutto. La detrazione può raggiungere il 70% del costo dei vari interventi, se questi riguardano una superficie dell’edificio che sia superiore al 25%. Discorso ancora diverso per i lavori di miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili, per cui la cifra detraibile può toccare il 75%. Il limite massimo di spesa che si può detrarre è pari a 96 mila euro, ripartiti in dieci anni con rate uguali nell'importo. 

Proroga ristrutturazioni. La legge ha anche prorogato gli incentivi sulla ristrutturazione, quelli che consentono di detrarre dall'Irpef il 50% delle spese per immobili a uso residenziale fino al limite dei 96.000 euro. Il bonus ristrutturazioni si estende anche all’acquisto degli arredi e dei grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (per i forni è sufficiente la classe A), con limite di spesa detraibile di 10.000. Restano invariate le condizioni per ottenere il bonus fiscale: documentazione delle spese e dichiarazione di ristrutturazione. Fa fede la data del bonifico di pagamento e non quella di inizio lavori o la data della fattura che documenta la spesa.

Risparmio in vista. In tutti i casi si tratta di misure che hanno incontrato il gradimento dei proprietari degli immobili, contribuendo a rilanciare negli ultimi anni il settore dell’edilizia. Il concetto è confortato dai numeri. Secondo il V° Rapporto sull’efficienza energetica presentato dall’Enea, in meno di dieci anni, dal 2007 al 2015, gli italiani hanno investito in ristrutturazioni energetiche circa 28 miliardi di euro, con una crescita media del 12% annuo: nello stesso periodo, in tutta Italia, sostiene sempre l'Enea, sono stati effettuati oltre 2,5 milioni di interventi di riqualificazione energetica, riducendo di parecchio vecchi sprechi e migliorando l’efficienza delle abitazioni. Perché più è alta la classe energetica di un'abitazione, meno energia serve per riscaldarla: una casa di classe F, per esempio, consuma, a metro quadro, cinque volte più di una casa di classe A.
 

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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