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Nuovo Codice Sic al via

11 nov 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

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Ci siamo. Il Garante per la protezione dei dati personali ha accreditato l’Organismo di monitoraggio e approvato la versione aggiornata del Codice di condotta per i Sistemi di informazione creditizia (Sic) in tema di credito al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti.

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Si è concluso così l’iter di adozione del Codice di condotta già approvato “con riserva” dal Garante il 12 settembre 2019, e la cui operatività era stata subordinata al completamento della fase di accreditamento dell’Odm, in linea con quanto previsto dal Regolamento europeo in materia di privacy.

Come siamo arrivati al nuovo Codice di condotta e all’Odm

Con provvedimento numero 163 del 12 settembre 2019, il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il Codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti presentato da Aisrec, Ctc e Assilea in qualità di soggetti più rappresentativi nel comparto.

Ma, come detto, questo Codice sarebbe divenuto operativo solo dopo l’accreditamento del relativo Organismo di monitoraggio. Secondo la normativa, infatti, il monitoraggio dei Codici di condotta spetta a uno specifico Organismo accreditato.

A luglio di quest’anno, Aisrec, Ctc e Assilea hanno presentato richiesta formale di accreditamento allegando la documentazione che comprova il possesso dei requisiti richiesti. Allo stesso tempo, hanno sottoposto all’approvazione del Garante la versione definitiva del Codice di condotta, con tutte le modifiche e le integrazioni che si sono rese necessarie alla luce dell’accreditamento dell’Odm.

Via libera finale all’Odm e al Codice da parte del Garante privacy

Il Garante ha ritenuto che l’Odm presenti:

  • un adeguato livello di competenza per lo svolgimento dei compiti di verifica sul rispetto del Codice di condotta;
  • la capacità di assolvere alle proprie funzioni con indipendenza e imparzialità;
  • una convincente definizione delle misure idonee a individuare e mitigare il rischio di eventuali conflitti d’interesse.

Secondo l’autorità, poi, nella sua versione definitiva il Codice di condotta offre “in misura sufficiente” garanzie adeguate a tutela degli interessati nel settore di riferimento.

Il Garante ha deciso quindi di:

  • accreditare l’Odm preposto alla verifica del rispetto del Codice di condotta per la durata di cinque anni non rinnovabili;
  • approvare la versione definitiva del Codice di condotta, che acquista piena efficacia dal giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Garantire il corretto funzionamento del mercato creditizio

Ma a cosa serve il Codice di condotta? In pratica, esso definisce un quadro di garanzie che contribuiranno al corretto funzionamento del mercato finanziario e creditizio, nel pieno rispetto dei diritti degli interessati.

Lo fa chiarendo:

  • le categorie dei dati che possono essere trattate;
  • le modalità di raccolta e registrazione dei dati stessi;
  • le modalità con le quali gli interessati devono essere informati;
  • i tempi di conservazione dei dati;
  • le modalità tramite cui va fornito il preavviso della segnalazione.

Un nuovo Organismo per la tutela dei debitori

Il nuovo Codice di condotta prevede che l’Odm verifichi l’osservanza delle regole da parte degli aderenti e dei gestori dei Sic e gestisca i reclami degli interessati. Chiunque ritenga che la mancata erogazione del credito possa dipendere da inesattezze nelle informazioni contenute nei Sic d’ora in avanti potrà rivolgersi direttamente all’Odm.

È importante però sapere anche che il reclamo al nuovo Organismo non esclude la possibilità di rivolgersi allo stesso Garante per la protezione dei dati personali, il quale – come si legge nella nota stampa – “manterrà inalterate tutte le sue competenze, incluse quelle di vigilanza sull’Odm stesso”.

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