Lotta al furto d’identità
11 lug 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria P.

Il dipartimento dell’Economia ha messo a punto lo schema di decreto del Mef che riporta il nuovo regolamento del Sistema pubblico di prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi nel settore del credito al consumo, con specifico riferimento al furto di identità. È il cosiddetto Scipafi, istituito con il Titolo V-bis del decreto legislativo 141/2010, introdotto dal decreto legislativo 64/2011.
Una disciplina che ormai è divenuta obsoleta
L’adozione del regolamento di attuazione del decreto legislativo 141/2010 risale al 2014. Negli anni successivi, questo regolamento è diventato sempre meno coerente rispetto alle sopraggiunte disposizioni legislative in materia e alle nuove forme di protezione dei dati personali introdotte dal Regolamento (UE) 2016/679.
In più, l’evoluzione dei mezzi informatici di prevenzione e protezione delle frodi d’identità “ha reso obsoleta parte della disciplina tecnica prevista nel suddetto regolamento”.
Ecco, quindi, che bisogna procedere all’abrogazione del decreto e all’emanazione di un nuovo regolamento, che sia:
- in linea con le disposizioni in materia di protezione dei dati personali introdotte dal Regolamento (UE) 2016/679;
- in linea con le intervenute modifiche e integrazioni al Titolo V-bis del decreto legislativo del 2010;
- aggiornato “agli sviluppi funzionali e tecnologici in materia”.
Per poter acquisire valutazioni, osservazioni e suggerimenti dai soggetti interessati, lo schema di decreto ministeriale è attualmente sottoposto a consultazione pubblica aperta, a cura dell’Ufficio IX della Direzione I del Dipartimento dell’Economia: osservazioni e contributi andranno inviati entro e non oltre il 7 agosto 2025.
Cos’è Scipafi e come funziona, esattamente?
Norme e regolamenti cambiano, quindi, per rimanere in linea con l’evoluzione legislativa e con quella tecnologica. Ma che cos’è il Sistema di prevenzione, sul piano amministrativo, delle frodi nel settore del credito al consumo, con specifico riferimento al furto d’identità?
Lo Scipafi è stato istituito a seguito del recepimento, con il decreto legislativo 141/2010, della direttiva 2008/48/CE sui contratti di credito ai consumatori. Nel 2011, tale decreto ha subito alcune modifiche, prevedendo il nuovo Titolo V-bis (articoli da 30-bis a 30-octies).
Anche in questo quadro, per “furto d’identità” si intende una condotta illecita realizzata occultando la propria identità attraverso l’uso indebito di dati relativi all’identità e/o al reddito di un altro soggetto. È la cosiddetta “impersonificazione”.
Il principale scopo del Sistema è permettere la verifica dell’autenticità dei dati contenuti nella documentazione fornita dalle persone fisiche che richiedono una dilazione o un differimento di pagamento, un finanziamento o altra analoga facilitazione finanziaria, un servizio a pagamento differito, una prestazione di carattere assicurativo anche quando è associata a un rapporto o ad altra operazione bancaria o finanziaria.
Come funziona l’impersonificazione e a cosa prestare attenzione
L’impersonificazione può essere:
- totale, tramite l’uso indebito di dati relativi all’identità e al reddito di altro soggetto, tenuto conto che i dati si possono riferire a un soggetto in vita così come a una persona venuta a mancare;
- parziale, attraverso un mix di dati effettivamente riferiti a chi richiede i vari servizi e dati riguardanti invece un altro soggetto.
In entrambi i casi, il rischio per chi eroga credito o servizi affini è altissimo, e a rimetterci sono, di riflesso, pure tutti i richiedenti prestiti che sono in assoluta buona fede. Proprio per questo, un sistema come Scipafi è essenziale.
Potenziare la lotta alle frodi e la tutela di consumatori e operatori
Varando il regolamento aggiornato, lo Stato intende rimanere al passo con i tempi, potenziando la lotta alle frodi e tutelando consumatori e operatori.
La consultazione pubblica è un’occasione – per gli operatori del settore, le associazioni di categoria, i cittadini e altri portatori di interesse – per contribuire a rendere il sistema ancora più efficace.
Se avete qualcosa da dire, fatelo entro il 7 agosto.
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