Prestiti: la richiesta media degli italiani supera i 10.400 euro
26 set 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

L’aumento dell’inflazione, e la conseguente riduzione del potere d’acquisto, hanno spinto gli italiani a ridurre in parte gli acquisti e a ridistribuirne l’incidenza sul budget familiare in maniera più sostenibile: grazie a un cambiamento culturale diffuso, è aumentato il numero di famiglie disposto a valutare il ricorso al credito al consumo come strumento per ottimizzare le entrate e le uscite mensili. Aumenta l’importo del prestito personale richiesto e si allunga l’elenco delle ragioni per cui si accede a un finanziamento.
La fotografia del settore in Italia
Secondo l’osservatorio congiunto Facile.it – Prestiti.it, nell’ultimo anno chi ha chiesto un prestito personale ha puntato ad ottenere, in media, 10.436,68 € (+2% anno su anno) da restituire in 63 rate. La rata media è di 194 euro. L’età di chi ha presentato domanda, sempre in media, è pari a 43 anni; nel 70% dei casi la richiesta arriva da un uomo.
“Negli ultimi anni”, spiegano gli esperti di Facile.it e Prestiti.it “spinti dalla difficile situazione economica, dal ridotto potere d’acquisto e da un mutato paradigma mentale che vede il credito al consumo come opportunità di pianificazione delle finanze familiari e non come onta, gli Italiani si sono rivolti con sempre maggiore frequenza e consapevolezza a questo strumento, ormai parte della quotidianità di molti”.
Prestiti: le motivazioni alla base della richiesta
L’osservatorio realizzato dai due portali di comparazione, che ha preso in esame 770 mila richieste raccolte da settembre 2023 ad agosto 2025, ha indagato anche quali siano le ragioni principali per cui i consumatori si sono rivolti alle finanziarie. Al primo posto (32% delle richieste totali) si trova il prestito di liquidità, ovvero la richiesta di denaro da destinare a spese diverse e di valore differente.
Al secondo posto si trova, con il 17,3%, l’acquisto di un veicolo usato che precede di pochissimo il consolidamento del debito (17,2%), ovvero la possibilità di trasferire su un unico creditore le varie rate e scadenze aperte con operatori diversi e, se necessario, mutare nello stesso tempo anche le caratteristiche e l’importo del finanziamento. Appena fuori dal podio la richiesta di prestito personale per ristrutturare la casa (12% del totale richieste).
Cresce il peso delle richieste legate alla salute
Fra i dati emersi dall’Osservatorio assume una particolare rilevanza quello legato ai prestiti per le spese legate a motivi di salute. Ciò che è emerso è che, nei primi otto mesi dell’anno in corso, il taglio medio della richiesta per spese mediche è stato pari a 5.867 euro da restituire in 53 rate. L’età media del richiedente del prestito sanitario è stata pari a 48 anni e, a differenza di quanto accade solitamente, se si parla di prestiti connessi alla salute, il 44% dei richiedenti è donna. I prestiti per la sanità rappresentano ormai stabilmente il 5% di quelli richiesti in Italia (erano circa il 4% prima del Covid e addirittura il 3,5% nel 2017).
Offerte di prestito confrontate
Confronta i prestiti online e risparmia su finanziamenti personali e cessione del quinto.
Prestito personale
Finanzia i tuoi progetti
Cessione del quinto
Ottieni fino a 75.000€
Ultime notizie sui prestiti

Prestiti personali a settembre 2025: la convenienza si gioca tra TAN e TAEG

Credito in aumento: il 60% degli italiani ha un prestito

Cessione del quinto Pitagora a settembre 2025: stabilità e condizioni trasparenti per lavoratori e pensionati

Italiani preoccupati risparmiano e privilegiano il cibo

Più tempo libero, meno abbigliamento: come sono cambiati i consumi

Tassi e condizioni dei prestiti personali Findomestic a settembre 2025

Fisco e risparmio: in autunno pioggia di bonus per le famiglie

Prestiti per arredamento, le soluzioni per rinnovare casa a settembre 2025
Guide ai prestiti

Acquistare beni a rate: tutto quello che devi sapere

Cessione del quinto per acquisto auto: come funziona

Cessione del quinto per dipendenti di piccole aziende

Cessione del credito per lavori non ultimati: cosa sapere

Ristrutturazione del debito: cos’è e come funziona

Prestiti variabili con cap: cosa sapere

Reverse factoring: cos’è e come funziona
