Stabilimenti balneari: prezzi alle stelle già a partire da giugno
4 giu 2025 | 3 min di lettura

Brutte notizie per chi ha prenotato una vacanza al mare o conta di rilassarsi nel week end con spostamenti mordi e fuggi: le tariffe degli stabilimenti balneari, così come avvenuto anche negli ultimi anni, sono state nuovamente ritoccate verso l’alto. L’inizio dell’estate si preannuncia bollente per chi punta a trascorrere le giornate in spiaggia.
A rivelarlo è l’indagine annuale sui costi degli stabilimenti balneari diffusa dal Centro Studi Ircaf (Istituto Ricerche Consumi Ambiente Formazione) e relativa al solo mese di giugno 2025.
Secondo i dati raccolti, è emersa “una crescita generalizzata dei costi degli stabilimenti balneari in Italia nel 2025, con aumenti più significativi per i pacchetti settimanali rispetto ai giornalieri. Persistono forti differenze territoriali, con prezzi più elevati nelle zone turistiche più rinomate e un incremento dei costi più marcato lungo le coste Adriatico-Ioniche rispetto a quelle Tirreno-Ligure che restano sempre le più costose”.
Tariffe settimanali più colpite dai rincari
L’indagine si è soffermata su un campione di 90 stabilimenti balneari distribuiti su tutto il territorio nazionale e ha considerato il costo sostenuto da una famiglia media composta da due adulti e un bambino sotto i 12 anni per l’affitto di 1 ombrellone e 2 lettini in terza fila durante la bassa stagione, sia per un giorno festivo che per un pacchetto settimanale (dal 14 al 21 giugno 2025).
In pratica, il costo medio rilevato dall’Ircaf per un giorno festivo è di 25,80 euro con un aumento del 4,47% rispetto al 2024. Affittare ombrellone e lettini per una settimana ha un costo medio nazionale di 170,70 euro, con un incremento del 6,41% (+10,28 euro) rispetto al 2024. E l’aumento dei prezzi, sottolinea l’indagine, non è da ascriversi esclusivamente all’effetto dell’inflazione dato che in percentuale risulta decisamente maggiore.
I prezzi più alti? Da Sorrento a Sabaudia
Nel valutare la meta e il budget destinato alle vacanze al mare, incluso l’eventuale importo da coprire facendo ricorso a un prestito personale, occorre quindi non trascurare il costo dello stabilimento tenendo conto delle forti differenze nazionali.
Sulla tariffa giornaliera, i costi più alti si riscontrano in Campania (media giornaliera di 33 euro), in Liguria (31 euro), nel Lazio e in Emilia-Romagna (27,50 euro).
Da una località di mare all’altra e persino da una spiaggia all’altra però le tariffe possono variare moltissimo fino a raddoppiare o triplicare. L’indagine segnala i prezzi più alti per l’abbonamento giornaliero a Sorrento (euro 60), Lerici (euro 46), Sabaudia (euro 45) e lungo la costiera amalfitana (euro 40). Alcuni lidi di Puglia, Abruzzo e Basilicata si confermano invece quelli con i costi più bassi come Vieste (euro 13), Roseto degli Abruzzi (euro 17) e Maratea (euro 18).
Sull’Adriatico e sullo Ionio gli stabilimenti più economici
L’analisi delle tariffe mostra una distinzione importante tra le diverse aree costiere. Per il mare Adriatico e lo Ionio il prezzo giornaliero si attesa a euro 23,43 (+14,27% rispetto al 2024) e il prezzo settimanale a 154,08 euro (+20,54% rispetto al 2024). Più cari sono il mar Tirreno e il Ligure, con il prezzo giornaliero di 27,20 euro (-0,75% rispetto al 2024) e il prezzo settimanale a 183,17 euro (-0,43% rispetto al 2024). In media, un ingresso giornaliero sulle coste tirreniche e liguri è oltre il 13% più caro rispetto a quello sulle coste adriatiche e ioniche. Il pacchetto settimanale amplifica il divario, con una differenza del 18,88%.
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