Spread troppo alto, primi effetti negativi su prestiti personali e finalizzati
6 giu 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Le parole del Governatore della Banca d'Italia
Lo spread Btp-Bund elevato comincia ad mostrare i primi effetti negativi su prestiti personali e finalizzati, con qualche segnale di irrigidimento in più per i prestiti alle imprese. Lo ha detto il governatore di Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle sue Considerazioni finali alla relazione annuale. In sostanza, il governatore di Bankitalia sottolinea come le conseguenze dell'aumento dello spread e dei premi sui cds (credit default swaps) siano una serie di rischi che “si possono anche acuire, in situazioni di tensione, in modo repentino nella percezione dei mercati”.
Arrivano i primi segnali di tensione. “Se fino a questo momento - spiega Visco - la trasmissione del maggior costo dei titoli pubblici è stata limitata a quello dei prestiti di banche a imprese e famiglie, grazie all'ampia liquidità e alle migliori condizioni dei bilanci degli intermediari, adesso cominciano a emergere segnali di tensione”. Sono queste le parole del governatore di Bankitalia, secondo cui i sondaggi attestano che “le politiche di offerta dei prestiti, pur restando distese, nel complesso, si stanno irrigidendo gradualmente”. Soprattutto, sostiene Visco “per le piccole imprese, in seguito al deterioramento del quadro macroeconomico e all'aumento dei costi di provvista delle banche”.
Occupazione in aumento. Sempre secondo il governatore, “a parità di altre condizioni e non tenendo in conto gli effetti negativi che questa situazione ha sulla fiducia sia di famiglie che di imprese, si stima che i rendimenti delle obbligazioni pubbliche più alti di 100 punti base determinino, nell'arco di tre anni dal 2019 al 2021, la riduzione del prodotto dello 0,7%”. Relativamente all'occupazione, sostiene Visco, le previsioni che la danno in aumento di mezzo punto percentuale nel 2021 presentano “ampi margini d'incertezza”.
Condivisibili le stime su Quota 100 e reddito di cittadinanza. Sono invece condivisibili, secondo Visco, le stime del governo circa le ultime iniziative, sia Quota 100 che il reddito di cittadinanza. Due novità che, senza considerare gli effetti restrittivi delle coperture relative, porterebbero, secondo Visco, a un aumento del prodotto dello 0,6%, sempre nel triennio (complesso) 2019-2021.
Bankitalia, Visco: “L'economia fa fatica e cresce il disagio sociale”. Secondo Visco, l'economia italiana in genere “fa fatica a riprendersi dalla doppia recessione”. Le difficoltà dell'economia non aiutano il lavoro, che ne soffre. E cresce il disagio sociale. Il Paese, secondo il governatore, “paga il prezzo di un contesto poco favorevole all'attività imprenditoriale, tanto per qualità dei servizi pubblici quanto per rispetto delle regole”. L'economia nazionale, sottolinea Visco, “risente di un grave ritardo tecnologico, frutto di una struttura produttiva che si mostra frammentata e sbilanciata verso le aziende che hanno difficoltà a crescere e a innovare”. Non solo. L'economia, dice Visco, “subisce il peso delle distorsioni determinate dall'evasione fiscale e anche quello del debito pubblico”. Quest'ultimo soprattutto, rende via via più costosi i prestiti personali, quelli alle famiglie e alle imprese.
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