Prodotti sfusi, in Italia i consumatori non si fidano ancora
3 mag 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.

Solo il 43% ha fatto questa esperienza di acquisto
È un rapporto difficile, ma non impossibile, quello tra i consumatori e gli acquisti nei negozi di prodotti sfusi e alla spina. Lo attestano i risultati del questionario diffuso dal magazine EconomiaCircolare.com insieme a Junker app e Sfusitalia.
Secondo le risposte, in Italia i negozi che vendono prodotti sfusi sono frequentati ancora da una minoranza, anche se ampia, pari al 43% dei consumatori. Una larghissima maggioranza, quasi l’84%, non frequenta negozi sfusi ma lo farebbe volentieri. Il principale ostacolo? Non si tratta tanto di prezzi: per acquistare sfuso non sono certo necessari prestiti. É più una questione di mancanza di punti vendita dedicati vicino casa.
Il sondaggio è parte della campagna informativa Ma quanto sei sfuso/a?, che analizza la propensione ai consumi e sensibilizza le persone verso scelte sempre più sostenibili, a partire dall’abbandono degli imballaggi usa e getta superflui o inutili.
Stando alle risposte, quasi 6 persone su 10 (il 57%) non frequentano negozi che vendono prodotti sfusi: né quelli che offrono solo prodotti senza imballaggi, né rivenditori che tra i loro scaffali hanno anche sfuso. Solo il 43%, dunque, ha lo sfuso nelle proprie esperienze di acquisto: soprattutto negozi con corner dedicati e, in misura molto minore, esercizi che offrono esclusivamente prodotti disimballati.
Motivazione ambientale
Non produrre rifiuti è la prima ragione che spinge ad acquistare sfuso. L’altra spinta rilevante riguarda aspetti sia ambientali che economici: si acquista sfuso “per scegliere la quantità di prodotto da acquistare ed evitare sprechi”. Terzo motivo, è quello di sostenere i negozi di prossimità.
Solo dopo arrivano motivazioni come la migliore qualità, costi più contenuti, una maggiore comodità nella conservazione dei prodotti sfusi in dispensa.
La distanza dei negozi gioca a sfavore
Chi non acquista sfuso, invece, secondo il sondaggio, lo fa per la distanza dai negozi che offrono questi prodotti. La risposta “nel mio Comune non ci sono negozi che vendono sfuso o sono troppo lontani da dove vivo”, secondo il sondaggio è indicata da quasi la metà delle persone.
Il secondo motivo per cui alcuni non comprano sfuso è che si ha a che fare con la mancanza di informazione su questo tipo di offerta: “Non so dove trovare questa tipologia di negozi” è la risposta data da poco meno della metà degli intervistati.
La “questione prezzi”
Un terzo circa di chi ha risposto al sondaggio ritiene che, a parità di qualità, i prodotti sfusi costino meno di quelli confezionati, un sesto circa afferma che invece costano di più, mentre uno su dieci sostiene che hanno prezzi equivalenti.
“Ciò nonostante - sottolinea lo studio - proprio il prezzo è indicato delle persone che non acquistano sfuso come il principale fattore che le spingerebbe a farlo. Questo a ricordarci che le abitudini di acquisto non sono sempre frutto di scelte razionali e che quando parliamo di sfuso regna ancora la confusione“.
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