Prestiti per studenti in USA: interviene Obama
Prestiti per lo studio: negli Usa Obama sgonfia la bolla
Pubblicato il 27 aprile 2016
In Europa sono disponibili già oltre 12 mila tipi diversi di borse di studio per un totale di quasi 27 miliardi di euro di finanziamenti. Ma due terzi degli studenti universitari europei dichiara di non aver mai cercato di ottenere una borsa o un prestito per poter ultimare il percorso di laurea prescelto.
Discorso invece completamente diverso per gli Usa, dove il ricorso al prestito personali anche per motivi di studio ha raggiunto una diffusione tale da far temere il rischio di una bolla finanziaria.
I crediti concessi agli studenti non sono altro che prestiti garantiti dallo Stato che devono essere ripagati durante la futura vita lavorativa da parte di chi ne ha beneficiato durante il periodo universitario.
Il timore di una bolla, come quella che aveva interessato per intenderci i mutui subprime nel 2008, è dovuto al fatto che anche su questi prestiti le banche hanno emesso una serie di titoli Abs, “asset-backed security”, ovvero derivati, il cui valore è strettamente legato al flusso di cassa dei rimborsi continui. Questa situazione si sta aggravando, tanto che il tema è diventato oggetto della campagna presidenziale americana in corso.
Solo pochi giorni fa tuttavia, l’amministrazione Obama ha deciso di intervenire in modo da per lo meno attenuare i rischi: il Dipartimento della Pubblica Istruzione manderà presto una lettera a tutti quegli studenti americani identificati come aventi diritto all’annullamento del debito contratto con le banche per finanziarsi gli studi.
Tale intervento potrebbe interessare circa 400 mila studenti americani. Tra coloro che potranno beneficiarne ci saranno in particolare tutti coloro che per via di disabilità permanenti non possono svolgere un lavoro. Tali categorie non dovranno dunque seguire la procedura standard, che richiede l’invio di documenti che attestino il loro stato di disabilità, ma dovranno semplicemente firmare e restituire i moduli inviati a casa.
In base alle stime del governo, se ogni studente identificato dal Dipartimento come avente diritto decidesse di annullare il debito, la spesa complessiva potrebbe aggirarsi intorno ai 7,7 miliardi di dollari.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
In passato ha collaborato, tra gli altri, con il mensile Largo Consumo, Capital e le testate on line Etica News, Lamiafinanza.it e alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con il mensile Investire e con il portale Idealista.it.