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Mercato tutelato dell’energia: nuovo rinvio al 2024

21 dic 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

mercato tutelato dellenergia nuovo rinvio al 2024

Diverse le opinioni delle associazioni dei consumatori

Ennesimo rinvio per la fine del mercato tutelato dell’energia: la scadenza, prevista per il 31 dicembre del 2022, è stata posticipata al 1° gennaio 2024. Un emendamento al decreto Recovery ha stabilito nel frattempo l’avvio di un regime transitorio ancora da definire. Pertanto, fino ad allora, i consumatori potranno rimanere nel mercato tutelato dell’energia, quello che prevede l’applicazione delle tariffe stabilite dall’Arera (Autorità per energia, reti e ambiente).

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Il rinvio arriva in un momento critico per i consumi di energia: negli ultimi mesi gli aumenti record dei prezzi di elettricità e gas stanno seriamente preoccupando molte famiglie italiane sia quelle che hanno già fatto ricorso a un prestito personale per saldare le bollette già scadute, sia quelle che per ora non l’hanno fatto.

Le associazioni dei consumatori, che sul tema dei rincari hanno già formulato le loro proposte, stanno esprimendo opinioni molto diverse tra loro sull’ennesimo rinvio, a dimostrazione di quanto sia complesso il tema del mercato libero dell’energia.

Chi l’ha scelto, però, ed è stato in grado di scovare l’offerta migliore, secondo un'indagine di Facile.it, ha risparmiato nel 2021 fino a 515 euro, vale a dire il 29% rispetto a chi era sotto regime di tutela.

L’opinione delle associazioni dei consumatori

Secondo l’Unione Nazionale Consumatori il fatto che l’uscita dal mercato tutelato sia stata ancora una volta rinviata rappresenta una notizia positiva,come dichiara il responsabile del settore energia dell’associazione, Marco Vignola: “Anche se non conosciamo ancora i dettagli del regime transitorio, è evidente che non si può eliminare il tutelato in queste condizioni, con pochi grossi operatori che controllano il mercato, senza un albo dei fornitori, con una miriade di società incapaci di offrire il servizio, senza sapere che fine faranno i clienti dormienti. Ora però, visto i rialzi record che si stanno verificando, anche nel mercato tutelato devono cambiare le cose. Occorre ad esempio che Acquirente Unico torni ad acquistare l’energia non soltanto, come fa ora, nel mercato del giorno prima ma anche con contratti di medio-lungo termine per spuntare prezzi migliori” .

Adiconsum lamenta invece l’eccessiva complessità del mercato libero dell’energia: per molti utenti si conferma difficile non solo comprendere la convenienza di un’offerta, ma anche il proprio livello di consumi.

Il Codacons chiede invece direttamente lo stop alla fine del mercato tutelato dell’energia. “Riteniamo che lo stop vada abolito del tutto, perché economicamente sconveniente per le famiglie. I dati Arera hanno dimostrato come solo in pochi casi le tariffe praticate nel mercato libero dell’energia siano più vantaggiose rispetto al regime di maggior tutela”.

Mercato libero: quanto si può risparmiare

Secondo un’analisi di Facile.it, però, chi nel 2021 ha scelto con attenzione un fornitore luce e gas nel mercato libero ha risparmiato fino a 515 euro, vale a dire il 29% rispetto a chi era sotto regime di tutela.

Le stime sono stati calcolate prendendo in considerazione una famiglia con consumo di gas naturale pari a 1.400 smc (lo Standard metro cubo - l’unità di misura utilizzata dai fornitori per fatturare la quantità di gas, ndr) residente a Milano e, per l’energia elettrica, consumo pari a 2.700 kWh con una potenza impegnata di 3 kW. Per la simulazione del risparmio sono state prese in esame le migliori offerte luce e gas disponibili su Facile.it a gennaio 2021 e confrontate con le tariffe 2021 del mercato tutelato.

Secondo le simulazioni condotte dal portale, una famiglia che ha scelto a inizio anno una tariffa con prezzo bloccato per 12 mesi ha speso, tra luce e gas, 1.256 euro, vale a dire il 29% in meno rispetto ad una famiglia servita nel mercato tutelato (1.771 euro). Nello specifico, la bolletta dell’energia elettrica per la famiglia nel mercato libero è stata di 465 euro, vale a dire il 26% in meno rispetto a quella nel tutelato (631 euro). Se si guarda alla bolletta del gas nel mercato libero, invece, la spesa è stata di 791 euro, il 31% in meno rispetto a quella del regime di tutela (1.140 euro).

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