Mamma e papà: diversi anche nella gestione del denaro
3 set 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

Stesse bollette e conti da pagare, ma redditi e propensione al risparmio diversi. Ancora una volta uomini e donne dimostrano di avere con il denaro un rapporto tendenzialmente divergente, tanto più quando le decisioni di spesa investono i figli.
Secondo uno studio condotto negli Usa da Experian, società specializzata nell’analisi delle informazioni creditizie, le donne tendono a indebitarsi meno degli uomini. Con la nascita di un figlio, mamme e papà, pur trovandosi di fronte alle stesse bollette e fatture, spesso non si comportano allo stesso modo di fronte a questioni di tipo finanziario.
Dato che nella società attuale spesso entrambi i genitori lavorano e condividono insieme la gestione della prole, nella maggior parte dei casi le spese domestiche o legate ai figli vengono suddivise. Vi sono però diversi modi: molte coppie contribuiscono in modo eguale alle spese comuni, altre, invece, ritengono che l’onere debba essere ripartito in base alle reali possibilità economiche di ciascun individuo in virtù del fatto che i redditi tra uomini e donne sono purtroppo ancora molto diversi.
Curiosamente però, quando si tratta di gestire il patrimonio, sia le mamme che i papà sostengono di essere il ‘risparmiatore’ e indicano l’altro genitore come lo ‘spendaccione’ della famiglia.
Al di là dei soliti cliché di genere, che non tengono conto delle inclinazioni personali al risparmio da parte del singolo, la ricerca tende a far emerge come i genitori moderni siano pronti a spendere di più per i propri figli rispetto alle generazioni precedenti.
Il tasto dolente, e incontrovertibile, è invece il divario finanziario tra uomini e donne, soprattutto quando si tratta di credito. Secondo i dati Experian, le donne hanno un indebitamento medio dell’11% inferiore agli uomini, nonostante tendano ad avere nel portafoglio un maggior numero di carte di credito. In pratica contraggono meno debiti e tendono a chiedere meno prestiti personali. Ma ancora una volta il dato non consente di risalire alla causa, che potrebbe essere sempre legata ad un livello di reddito più basso per le donne e al divario in termini di retribuzione rispetto a mansioni equivalenti a quelle svolte dagli uomini.
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