La Brexit mette in fuga gli studenti europei

La Brexit mette in fuga gli studenti europei

Possibili aumenti dei costi per gli studenti stranieri in Uk

Pubblicato il 30 aprile 2019

Secondo i media inglesi, la Brexit potrebbe danneggiare il Paese allontanando gli studenti europei. Dall’anno accademico 2021-2022, secondo le anticipazione del sito Buzzfeed riprese in Italia anche dal Sole24Ore, il governo inglese potrebbe incrementare le rette universitarie penalizzando così quanti decidono di trasferirsi nel Regno Unito dal Vecchio Continente per motivi di studio. Nonostante il corso di studi nel Paese oggi non sia una scelta economica, tanto da richiedere alla famiglie il ricorso a prestiti personali per motivi di studio, in questo momento il trattamento tra chi arriva da un paese Ue e chi è residente è identico: le tasse universitarie applicate agli studenti Ue sono quelle dei colleghi britannici sia per le lauree di primo livello, che per i master, che consistono in una laurea di secondo livello.
Ma la proposta di Downing street, una volta approvata, farebbe registrare un’impennata dei costi da sostenere perché gli studenti italiani verrebbero equiparati ai colleghi provenienti da tutti i paesi extraeuropei.

In pratica, i costi passerebbero dalle attuali 9.250 sterline l’anno per una laurea fino a 32mila- 38mila sterline. 

In realtà la proposta, circolata solo in queste settimane, non è stata ancora formalizzata. Per ora il ministro dell’Istruzione si è limitato a confermare che l’equivalenza delle rette sarà mantenuta fino al prossimo anno accademico, il 2019-2020. 

Le conseguenze potrebbero essere importanti anche sull’economia del Paese perché gli iscritti con passaporto Ue, secondo i dati del portale governativo Study in Uk, equivalgono a quasi 140mila dei 458.490 studenti che frequentano le università del Regno Unito. Il paese che invia più giovani nei college britannici, e che quindi potrebbero d’ora in poi essere spinti a cercare mete più convenienti, è proprio l’Italia (13.985), seguita da Francia (13.660) e Germania (13,545). Numeri che si traducono in una quota rilevante delle entrate generate dal settore dell’istruzione nel Regno Unito. Solo nel 2016, sempre secondo Study, gli studenti europei hanno contribuito a generare 5,1 dei 22,6 miliardi di sterline di valore aggiunto derivanti dalle iscrizioni provenienti complessivamente dagli stranieri. 

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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