Italiani e automobili, un amore indiscusso

Tragitto casa – lavoro: l’auto in cima alle preferenze

Analisi Istat sulle abitudini degli italiani nei loro spostamenti casa-lavoro

Pubblicato il 14 febbraio 2017

Nonostante i programmi pubblici a favore di una mobilità sempre più sostenibile per contrastare l’inquinamento delle città, gli italiani stentano a lasciare le quattro ruote. Soprattutto per andare e tornare dal posto di lavoro
Secondo l’Istat, che ha aggiornato al 2016 i dati relativi agli spostamenti casa-lavoro, solo un italiano su dieci va a piedi lungo questo tragitto. 
Il 69% degli italiani va al lavoro in automobile, come conducente e  un altro 6% come passeggero. A queste scelte si aggiunge poi chi preferisce i mezzi di trasporto pubblici (come metropolitana o tram – dove ci sono – oppure pullman e autobus) oppure raggiunge l’ufficio in motorino o in bicicletta. Queste due ultime soluzioni sono scelte solo dal 4% degli italiani.
In pratica, gli Italiani si confermano poco propensi ad abbandonare il confort della propria automobile, spesso pagata a caro prezzo e tramite un prestito auto
Più che una necessità, per molti Italiani l’utilizzo delle quattro ruote costituirebbe tuttavia un’abitudine: il 41% della popolazione che ha un lavoro fuori casa ha dichiarato infatti di metterci meno di 15 minuti ad arrivare. Meno del 20% degli italiani ha invece risposto di metterci più di mezz’ora. 
A usare meno l’auto per andare al lavoro sono i liguri, un quinto dei quali sceglie il motorino. Più in generale, la maggior parte dei lavoratori che sceglie di andare in bicicletta o a piedi verso il posto di lavoro si trova in Valle d’Aosta, Alto-Adige, Campania e Puglia. 
Al di là delle singole differenze regionali, se si osserva l’andamento degli ultimi dieci anni a livello nazionale, emerge come il tema della mobilità sostenibile sia ancora tutto da sviluppare. Se si prendono come riferimenti i dati degli ultimi censimenti Istat si noterà come la scelta di ricorrere all’automobile sia cresciuta progressivamente: si passa dal 70,9% del 1996 al 74,6% del 2009. La tendenza alla riduzione si fa più marcata solo in tempi recenti con il 74,2% nel 2015. Dal 1996 al 2015 invece, l’estensione anche del tragitto, spinge verso l’alto l’uso della metropolitana che passa dall’1,7% al 2,9%. 
 

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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