Estate 2025, il “caro vacanze” colpisce mare e montagna
6 ago 2025 | 4 min di lettura

Nonostante la stagione estiva non sia ancora conclusa, stanno iniziando a circolare i primi dati relativi alle presenze degli italiani nelle principali località turistiche di mare e di montagne. Il bilancio per gli operatori del settore è magro: il caro vita ha investito tutte le voci di spesa relative all’organizzazione delle vacanze. Per molte famiglie, in particolare quelle composte da quattro persone, riuscire a effettuare più di una settimana di ferie lontano da casa appare un esborso sempre più difficile da sostenere, a meno di non tagliare spese altre spese accessorie durante l’intero anno, ricorrere a un prestito personale o ai risparmi accantonati per altri scopi. Un’analisi condotta dall’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha messo in rilievo un’impennata di quella che l’associazione definisce come “inflazione” turistica: l’aumento dei prezzi dei servizi inciderà quest’anno pesantemente su ogni aspetto delle vacanze, dal soggiorno al mare o in montagna, fino alle piccole spese quotidiane come il gelato.
Stessa spiaggia, stesso mare, ma prezzi di gran lunga più elevati
Per una giornata al mare, escluse le località di lusso, una famiglia di quattro persone in Italia, secondo i calcoli dell’Adoc, può spendere da un minimo di circa 80-100 euro, per ombrellone e lettini in una zona economica, pranzo al sacco e poche spese extra, fino a 600 euro, a seconda delle scelte per il pranzo, costi accessori e attività extra.
L’affitto di lettini e ombrelloni si conferma una delle voci di spesa più impattanti. Il costo giornaliero si attesta tra i 30 e i 50 euro, con notevoli differenze regionali. A ciò si aggiunge la spesa per il parcheggio che va mediamente dai 5-10 euro per le zone meno gettonate, ai 20-30 euro per le località più turistiche.
Rincari generalizzati per hotel e case vacanze
Gli aumenti non si limitano alle spiagge, ma si estendono a tutte le tipologie di alloggio: alberghi, agriturismi e family hotel. Le strutture alberghiere del Centro-Nord hanno registrato un incremento medio del +3,5%, mentre nel Sud e nelle isole l’aumento sfiora il +5,2%.
Una vacanza estiva per una famiglia di 4 persone può variare tra i 1.500 e i 3.800 euro per una settimana. Un hotel 3 stelle può costare dai 2.000 ai 3.500 euro a settimana in alta stagione (mezza pensione/pensione completa). La Riviera Romagnola si attesta tra i 2.500 e i 3.000 euro, mentre località esclusive come Positano (Costiera Amalfitana) raggiungono i 3.000 – 3.800 euro. In bassa stagione, i prezzi scendono, variando tra i 1.500 e 2.500 euro.
Tradizionalmente considerati un’alternativa economica, anche gli agriturismi subiscono un incremento dei prezzi. Se un tempo una notte costava 70-80 euro a persona, oggi in media si spendono 150/180 euro a notte, fino a raggiungere i 200-350 euro per sistemazioni di alta fascia.
Anche i family hotel, strutture specializzate nell’accoglienza di famiglie con bambini, mostrano una forbice di prezzi piuttosto ampia, specialmente in alta stagione. Prendendo ad esempio il Trentino-Alto Adige, una settimana per una famiglia di quattro persone per il solo pernottamento può variare notevolmente: si parte da circa 650 euro fino a 1.128 euro per la fascia media-bassa. Per le sistemazioni più esclusive, con prezzi a partire da 301 euro a notte, il costo per una settimana può oscillare tra i 2.000 e i 5.000 euro.
I nuovi lussi: escursioni in montagna e vacanze con animali
Anche le vacanze in montagna sono state colpite dall’aumento dei prezzi. I rifugi alpini, in particolare, evidenziano costi elevati, anche se tali incrementi appaiono giustificati da una logistica complessa e dai costi di gestione dei servizi.
Le vacanze in alta quota rischiano pertanto di diventare sempre meno accessibili. Ricaricare una borraccia con acqua del rubinetto, ad esempio, può costare 1 o 2 euro mentre un semplice piatto di pasta può superare i 20 euro. Se si vuole pernottare occorre mettere al mano portafoglio in modo consistente: la mezza pensione costa tra i 60 e i 100 euro a persona.
L’altro tasto dolente segnalato dall’Adoc riguarda gli amici a quattro zampe: portarli in vacanza con la famiglia è diventato un lusso. Per chi sceglie di soggiornare in hotel, il supplemento giornaliero per ospitare un animale domestico varia in media da 10-15 euro nelle strutture più semplici, fino a 30-80 euro in quelle di categoria superiore o con servizi dedicati. L’accesso alle spiagge attrezzate per cani (dog beach) comporta una spesa che può oscillare tra i 20 e i 50 euro, a seconda della località e dei servizi offerti.
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