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Conflitto, caro bollette e rincari non fanno dormire gli italiani

28 giu 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

conflitto caro bollette e rincari non fanno dormire gli italiani

Tra i timori più diffusi, le spese impreviste

Con il protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina, 9 italiani su 10 si dichiarano preoccupati per la crisi energetica in corso. A impensierire è soprattutto la dipendenza dalle importazioni di energia dall’estero, indicata dal 35% degli italiani come la prima fonte di timore in assoluto.

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A rivelarlo è la ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, che ha “misurato” le preoccupazioni degli italiani nel contesto della crisi bellica in Ucraina, alla luce delle difficoltà negli approvvigionamenti di energia e dei rincari dei prezzi.

In cima alla lista delle preoccupazioni gas e nucleare

La città in cui le preoccupazioni legate al tema energetico sono più diffuse è Milano (dove il 48% lo indica al primo posto), seguita da Bologna (42%), Verona (39%) e Firenze (38%), mentre la Generazione X (tra 41 e 56 anni) è la fascia di età che, rispetto alle altre, mostra una sensibilità maggiore sul tema, indicato come preoccupazione principale nel 39% dei casi.

I timori si concentrano, anche se con minore intensità, anche su altri due aspetti: il possibile ricorso all’energia nucleare - indicato dal 48% tra le principali preoccupazioni e, nel 23% dei casi, come prima minaccia in assoluto - e il rischio che non venga data priorità alla transizione energetica e alle fonti rinnovabili: in questo caso è il 54% degli italiani a mostrarsi nel complesso preoccupato, sebbene solo il 15% lo indichi come timore principale.

La riattivazione o l’apertura di centrali a carbone è fonte di preoccupazione per il 43% degli italiani ed è la principale preoccupazione per 1 italiano su 10, ma questo timore raddoppia tra chi vive in prossimità di queste centrali (18% vs 9%).

La possibilità di ricorrere all’energia da centrali nucleari anche in Italia raccoglie soltanto il 15% di consensi, ma il favore sale a quasi 1 italiano su 2 (45%) nel caso di utilizzo di tecnologie e modalità di gestione dell’energia nucleare più sicure di quelle attuali. Il 42% si dichiara invece contrario, o per la convinzione che ci siano più rischi che vantaggi (28%) oppure per una questione legata alla non convenienza di costi (14%).

Spese impreviste e caro spesa mettono a dura prova il budget familiare

In tema di rincari e inflazione, se si esclude il ricorso ai risparmi accantonati oppure a prestiti personali, ben l’82% degli italiani potrebbe far fatica ad affrontare almeno una voce di spesa nel prossimo futuro, percentuale che sale al 91% tra chi dichiara di avere un tenore di vita basso.

Il timore più diffuso è quello di dover sostenere una generica spesa imprevista, indicato da 1 italiano su 2, mentre la voce specifica di spesa familiare che più preoccupa è, nel 48% dei casi, quella delle bollette di acqua, luce, gas e telefono. Tra le altre voci, il 31% teme di non riuscire a sostenere le spese per la benzina e, sempre nel 31% dei casi, le spese per le cure dentistiche.

Nelle aree metropolitane le preoccupazioni economiche sono ancor più sentite: spaventano soprattutto le cure dentistiche (34%), le spese per la casa quali affitto, mutuo o condominio (32%) e le spese per i figli (16%). In questo caso la realtà italiana presenta delle differenze importanti a livello regionale: è soprattutto nelle metropoli del Sud e Isole (Palermo nel 91% dei casi, Bari 90%, Napoli 86%), così come a Verona (90%), che viene indicata con maggior frequenza la possibilità di trovarsi in difficoltà di fronte alle spese.

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