Come consumerà la “generazione Alpha”?

Come consumerà la “generazione Alpha”?

A dare una risposta ci hanno provato Infobip e BVA Doxa

Pubblicato il 22 marzo 2022

La generazione Alpha identifica i nati tra il 2010 e il 2020. Sono ancora giovani, giovanissimi, ma presto diventeranno consumatori, spenderanno i propri soldi e sceglieranno quali prestiti sottoscrivere. Come lo faranno? Infobip e BVA Doxa hanno provato a dare alcune risposte nella ricerca “Generazione Alpha, come sarà il consumatore del 2030?”.

La prima “smartphone generation”

Se i nativi digitali non hanno conosciuto il mondo senza pc, la generazione Alpha è la prima a non aver mai visto la realtà senza smartphone e social network. È quindi letteralmente immersa in un ecosistema digitale e interagisce con la tecnologia in modo disinvolto. Una caratteristica che si riflette e si rifletterà sull'esperienza d'acquisto.

Gli alpha, in media, a 9 anni possiedono già console per videogiochi e tablet, mentre a 10 anni pc e smartphone. Per il 70% l’utilizzo delle app di messaggistica, come Whatsapp, è una delle attività preferite, così come guardare video su YouTube (90%), film, serie TV e cartoni animati (74%) e giocare online ai videogiochi (72%). Il 69% degli intervistate svolge i compiti online, uno su due è già sui social media e il 47% ricerca sul web gli oggetti che vuole acquistare (47%).

In cerca di consigli online

Prima di un acquisto, la ricerca di informazioni e consigli è fortemente legata all’online, soprattutto tra i più grandi (11-15 anni). I ragazzi si affidano sempre più a Google, YouTube, social media e influencer quando cercano di sapere qualcosa di più sui prodotti (46%) o di reperire notizie di attualità (55%), mentre i genitori sono i preferiti quando si cercano informazioni sulla scuola e sullo studio (57%) oppure sulle curiosità (46%).

Chi e cosa influenza gli acquisti

Dalla ricerca emerge chiaramente che i bambini della generazione Alpha si affidano agli strumenti digitali per imparare e per giocare, influenzando di conseguenza il loro modo di vedere e di relazionarsi con il mondo che li circonda, anche per quanto riguarda i futuri comportamenti di consumo.

Se gli amici (39%) e i genitori (36%) continuano ad avere la propria influenza nelle scelte di acquisto, cresce sempre di più l’impatto sul mondo dei consumi di influencer, tiktoker e youtuber (24%), così come della comunicazione pubblicitaria altamente profilata in base ai reali interessi sui social media e su Internet (24%).

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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