Cessione del quinto: L’Inps recede le convenzioni

L'Inps fa marcia indietro sulle convenzioni

Nuovo cambiamento dopo quello sull'Isee

Pubblicato il 5 maggio 2017

Grandi novità in materia di cessione del quinto dello stipendio. Solamente qualche giorno fa l’Inps, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ha reso noto con il messaggio n. 1446, la volontà di recedere dalle attuali convenzioni esistenti con i vari istituti di credito. Scelta che va ad affiancarsi a quella, di cui vi abbiamo parlato nell'articolo di Rosaria Barrile, di non rinnovare ai Caf le convenzioni per il calcolo dell'Isee.

Una scelta quasi obbligata secondo l’Inps, dal momento che – come si legge anche nella nota che è stata diffusa – il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i nuovi tassi soglia anti usura, validi dall’inizio del mese di aprile 2017. La principale novità risiede nel fatto che sono state modificate le classi di importo per tutte le operazioni relative ai prestiti tramite cessione del quinto dello stipendio e della pensione e pertanto si è reso indispensabile apportare dei cambiamenti di conseguenza. Fino a questo momento infatti le classi di importo si dividevano tra quelle minori di 5.000 euro e quelle superiori a 5.000 euro; adesso invece la distinzione è tra quelle inferiori ai 15.000 euro e quelle che superano tale cifra.

A partire dal 1 aprile l’Inps ha deciso quindi di avvalersi in maniera unilaterale del diritto di recessione dai contratti in essere con le banche ed i vari istituti finanziari, non potendo procedere in maniera immediata agli adeguamenti tecnici del caso; nonostante ciò sarà possibile procedere con la stipula di nuovi contratti che abbiano come base di riferimento le nuove regole introdotte dal decreto. Si tratta di una bella novità che renderà necessario stipulare delle convenzioni ex novo.

La cessione del quinto, ricordiamo, è una particolare forma di prestito riservata ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati che prevede un tetto massimo della rata mensile da restituire che non sarà mai superiore al quinto dello stipendio o della pensione del cliente stesso. Si tratta di un finanziamento semplice e sicuro dal momento che le rate vengono addebitate direttamente sulla busta paga del contraente oppure sul cedolino della pensione.

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Il profilo dell'autore

Francesca Lauritano, dopo una formazione iniziale di stampo umanistico ha deciso di indirizzare i suoi studi nel campo della comunicazione e del marketing attraverso un Master in Comunicazione d'Impresa.

Un percorso lavorativo variegato e trasversale: da archeologa a community manager, attualmente si sta occupando di ufficio stampa e media relations. Parallelamente sta approfondendo i suoi interessi per ciò che riguarda la comunicazione sul web e sui social.

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