Ddl Concorrenza, trasporti e sanità al centro dell'attenzione
10 giu 2025 | 2 min di lettura

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Il provvedimento, secondo la nota ufficiale, “si inserisce nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del Pnrr in quanto l’approvazione annuale di una “legge sulla concorrenza” rientra tra gli impegni assunti dall’Italia e al cui rispetto risulta subordinato lo stanziamento dei fondi". Non qualcosa di astratti, dunque, ma un provvedimento che dovrebbe avere ripercussioni sull'economia delle famiglie, su temi come prestiti personali e le spese quotidiane.
Trasporto pubblico
ll disegno di legge introduce “disposizioni in materia di trasferimento tecnologico alle filiere produttive nazionali, volte a favore la diffusione delle conoscenze ai settori industriali”. Nell’ambito dei servizi pubblici locali, “sono previste specifiche misure con l’obiettivo di aumentare l’efficienza delle gestioni affidate in-house ai Comuni con oltre 5.000 abitanti. Le nuove norme estendono al trasporto pubblico regionale sia gli obblighi di trasparenza e di ricognizione delle modalità di gestione degli affidamenti previsti per i servizi pubblici locali sia le disposizioni applicabili in caso di inefficienza nella gestione dei servizi stessi”.
Sanità e cosmetici
Il disegno di legge “interviene in materia di accreditamento sanitario, con la previsione di specifici criteri volti a favorire la concorrenza in vista della scadenza della proroga fissata per dicembre 2026″. Infine, il testo introduce “nuove fattispecie sanzionatorie per l’uso professionale di prodotti cosmetici non conformi all’etichettatura e che comportino rischi per la salute, nonché per l’impiego in spazi pubblici di esche e topicidi pericolosi per animali domestici e soggetti vulnerabili, come i bambini”.
Unc, nulla di utile
“Per ora nulla di utile - commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori - Speriamo, di sbagliarci, ma dagli argomenti trattati e dal comunicato stampa del Governo non ci risultano misure che abbiano effetti diretti sulle tasche dei consumatori, per ridurre le spese obbligate delle famiglie. È vero che questo Governo ha confermato la buona prassi di fare la legge sulla concorrenza con cadenza annuale, ma al di là del fatto che questa positiva consuetudine dipende dal fatto che il suo varo è stato inserito tra le misure previste nel Pnrr, il punto che conta è se il testo contiene serie riforme per rendere il mercato italiano più competitivo ed efficiente, altrimenti resta solo un’operazione di facciata”.
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