Auto ibride: l’Emilia Romagna rimborsa il bollo
25 set 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.

L'Emilia Romagna combatte lo smog con gli incentivi
Per ridurre i livelli presenti nell’aria di Pm10, biossido di azoto e ozono, responsabili dell’inquinamento di tante città italiane, la Regione Emilia Romagna da poco più di un anno sta portando avanti il ‘Piano aria integrato regionale’. Tra i provvedimenti inclusi nel Piano vi sono anche alcuni incentivi economici per chi decide di passare a forme di mobilità a basso impatto ambientale.
Per questo motivo la Regione, nonostante sul mercato vi siano già prestiti auto su misura per chi decide di acquistare veicoli meno inquinanti, ha deciso di concedere un contributo economico fino a un massimo di 191euro per tre anni ad ogni cittadino residente nel territorio che abbia acquistato nel corso del 2018 un'auto ibrida di categoria M1, di prima immatricolazione. Le risorse stanziate dalla Regione prevedono un totale di 3 milioni di euro, per un milione di euro all’anno (dal 2018 al 2020).
Nel dettaglio, possono accedere al contributo le persone fisiche residenti in Emilia-Romagna (più precisamente occorre essere residenti al momento dell’immatricolazione del veicolo). Per poter entrare nella graduatoria dei beneficiari il veicolo ecologico acquistato deve essere di prima immatricolazione di categoria M1, deve essere progettato e costruito per il trasporto di persone, deve prevedere al massimo otto posti oltre il sedile del conducente, deve essere alimentazione benzina / elettrico; gasolio / elettrico; gpl / elettrico; metano / elettrico; benzina / idrogeno. Sono esclusi invece i veicoli acquistati attraverso il leasing e quelli ad uso pubblico (anche se intestati a persone fisiche).
Per accedere al contributo i cittadini intestatari dei veicoli che hanno i requisiti dovranno farne richiesta solo ed esclusivamente attraverso un apposito applicativo informatico disponibile sul sito della Regione. Non saranno infatti accettate domande inviate attraverso altri sistemi quali, ad esempio, lettere, raccomandate, email (anche se tramite posta certificata), fax ecc.
La richiesta di contributo deve essere inoltrata entro e non oltre il 31 dicembre 2018. Una volta accettata la domanda, la Regione provvederà in automatico all’accredito del contributo nei tre anni. In pratica, non occorre presentare nuovamente la richiesta anche per gli anni successivi.
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