Come funziona la cessione del quinto

La cessione del quinto è un prestito semplice da effettuare, pensato per lavoratori dipendenti, di aziende pubbliche o private e pensionati. Si basa sul trattenere in busta paga, come rate, un massimo di un quinto del proprio salario mensile. Per esempio: se si percepisce un reddito netto di 1.500 euro mensili, la rata della cessione del quinto non potrà superare i 300 euro.

È un finanziamento comodo perché automatico, visto che le detrazioni avvengono direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico, tramite trattenuta in busta paga o cedolino della pensione. A questi finanziamenti di solito si può accedere anche se protestati o inseriti nella lista dei cattivi pagatori, purché si sia lavoratori dipendenti. Qui infatti la garanzia è nello stipendio e nel contratto di lavoro, che assicurano il pagamento delle rate. La cessione dl quinto può durare al massimo 120 mesi.

Come si calcola l'importo massimo ottenibile con la cessione del quinto

Fermo restando vincoli che possono derivare dall'età del richiedente (ad esempio nel caso dei pensionati) o dall'ammontare del TFR maturato (nel caso di dipendenti privati), calcolare l'importo massimo ottenibile con la cessione del quinto è relativamente agevole: partendo dallo stipendio mensile netto, o dalla pensione mensile netta, si calcola un quinto di tale somma. Moltiplicando la somma massima mensile che può essere trattenuta per la durata massima del finanziamento (10 anni, ovvero 120 mesi), si calcola il montante massimo.

Ad esempio, nel caso di stipendio mensile netto di 1.500 euro, la rata mensile massima sarà di 300 euro ( il 20% di 1.500 euro), ed il montante massimo di 36.000 euro (300 euro mensili per 120 mesi).

Al montante vanno sottratti gli interessi passivi da pagare, le spese di pratica, il costo della copertura assicurativa obbligatoria, eventuali costi di intermediazione e commissioni bancarie. In questo modo si ottiene la somma liquidabile al richiedente della cessione del quinto.

Chi può richiedere la cessione del quinto e chi no

Esistono due le categorie di persone che possono accedere alla cessione del quinto:

Le banche e finanziarie eroganti di norma prevedonono limiti alla durata del finanziamento e all'importo richiedibile, secondo l'età del richiedente, l'anzianità lavorativa, l'ammontare del TFR maturato (se si è dipendenti di una azienda privata).

E' previsto anche, dalle normative che regolano la cessione del quinto, che il debitore non possa chiedere anticipi sul Tfr durante il finanziamento.

Non possono essere finanziati i lavoratori autonomi, commercianti, artigiani, professionisti ed i pensionati con pensioni di invalidità.

I vantaggi della cessione del quinto

La cessione del quinto serba molti vantaggi per coloro che possono accedere a questa forma di prestiti non finalizzati. Per esempio, il fatto di non dover presentare garanzie ulteriori, come capita nel caso di altri prestiti: basta la busta paga e l'essere dipendente con contratto di lavoro stabile. Questa clausola fa si che la cessione del quinto sia un finanziamento ottenibile anche se in precedenza si è stati protestati o insolventi.

Anche non doversi preoccupare di andare a versare mensilmente la rata, visto che viene trattenuta automaticamente dallo stipendio o dalla pensione, è un pensiero in meno ed evita di rischiare di essere inseriti nelle liste dei cattivi pagatori, visto che il prelievo delle rate per saldare il prestito è automatico.

Particolarmente vantaggioso è anche utilizzare la formula della cessione del quinto, se si hanno altri finanziamenti in corso, per procedere con il consolidamento debiti, e uniformare tutti i prestiti in una sola rata mensile. Inoltre, se si fa parte di alcunecategorie di lavoratori dipendenti, come i dipendenti pubblici, ci sono formule di finanziamenti mediante cessione del quinto pensate su misura, con condizioni di tasso di interesse particolarmente vantaggiose.

Gli svantaggi della cessione del quinto

Lo svantaggio principale della cessione del quinto è che non è una forma di finanziamento disponibile per tutti i lavoratori. Se non si dispone un contratto di lavoro stabile, un'anzianità lavorativa adeguata, se non si è dipendenti pubblici o statali , non si può accedere a un prestito tramite cessione del quinto.

Va considerato inoltre che, nel caso di prestiti di importo ridotto o con durate  brevi, la cessione del quinto può non essere il prodotto più conveniente ed adatto. Mentre non ci sono particolari problemi di erogabilità del finanziamento, la raccolta della documentazione da parte della finanziaria e la preparazione della pratica di cessione richiede più tempo di una pratica di prestito personale. Quindi, rispetto ad un prestito personale, occorre aspettare più tempo per avere la somma erogata.

C'è inoltre da considerare che non tutti amano far sapere al proprio datore di lavoro che si è richiesto un finanziamento, e nel caso della cessione del quinto, visto che la detrazione della rata mensile avviene dalla busta paga netta, il datore di lavoro verrà a conoscenza dell'operazione di finanziamento.

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