Prestiti, i numeri del Fondo antiusura

All’inizio di ottobre, presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, ha avuto luogo la presentazione del primo rapporto sul Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura. Si tratta di un Fondo operativo dal 1998, che ogni anno – a mo’ di nemesi positiva – si alimenta con il frutto delle sanzioni amministrative antiriciclaggio. La sua finalità, come si può intuire, è agevolare l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie. L’immissione delle risorse nel tessuto economico avviene tramite Confidi, Fondazioni e associazioni, che propongono le suddette garanzie: in questo modo, le risorse riescono a raggiungere in maniera capillare il territorio, sottraendo ai circuiti dei finanziamenti illegali non solo le imprese ma anche le singole persone e le famiglie che vivono momenti di difficoltà economica e, dunque, sono a rischio di usura. L’usura, lo ricordiamo, è quel reato che consiste nel prestare soldi a tassi troppo alti (e comunque non legali), tali da rendere difficilissima, quando non praticamente impossibile, la restituzione del finanziamento.

Ma veniamo alle evidenze emerse dal rapporto sul Fondo per la prevenzione dell’usura. Dal 2013 al 2018, le garanzie del Fondo hanno consentito al nostro Stato di facilitare l’erogazione di prestiti a piccole e medie aziende “ad alto rischio” e a cittadini e famiglie in serio affanno, per un totale di 470 milioni di euro circa. Mediamente il Fondo garantisce più di 2.500 finanziamenti ogni anno, riportando un discreto tasso di rimborso degli importi: il rapporto fra prestiti concessi e garanzie escusse negli ultimi anni ha presentato numeri in decrescita, posizionandosi attorno al 20% nel 2018. Attualmente sono attivi 203 enti di gestione del Fondo, dei quali 160 Confidi e 43 associazioni e Fondazioni in tutte le regioni italiane. Secondo i dati esaminati nel rapporto, il Fondo mostra un’importante capacità di attivare il circuito del credito: per capirci, nel 2018 gli istituti creditizi hanno riconosciuto prestiti per un valore che è stato quasi tre volte superiore a quello delle garanzie concesse.

E le cifre? In media, l’ammontare dei prestiti concessi nel 2018 è stato di 47mila euro circa per le piccole e medie imprese e di 23mila euro per i cittadini, senza escludere, in alcuni casi, i microprestiti per poche migliaia di euro. Non solo numeri: la presentazione del rapporto sul Fondo di prevenzione del fenomeno dell’usura ha anche offerto l’occasione per riflettere su come adeguare e migliorare questo rilevante strumento. In effetti, abbiamo detto che il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura è operativo dal 1998, che vuol dire ormai ben più di vent’anni: il meccanismo del suo funzionamento è stato quindi concepito all’interno di un contesto economico e sociale molto diverso da quello che abbiamo sotto gli occhi oggi, soprattutto sul piano dell’offerta di credito. Lo sguardo ora è rivolto alle piattaforme di social lending, oltre che al microcredito e all’educazione finanziaria come mezzo a supporto della prevenzione dei casi di usura. Il rapporto è disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro, con l’elenco degli enti gestori a cui ci si può rivolgere per l’erogazione delle garanzie.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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