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Come estinguere un debito prima della scadenza

24 mar 2014 | 3 min di lettura | Pubblicato da Maria Paulucci

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Se dovete affrontare una spesa e vi servono i soldi, potete ricorrere a un prestito. Ma se il finanziamento l’avete già ottenuto e, mentre lo stare rimborsando, vi entrano in tasca dei soldi per la vendita di una casa, per un’eredità, per un nuovo lavoro o altro, come regolarsi? Semplice: potete andare avanti con la restituzione del finanziamento più gli interessi attraverso le rate mensili concordate con la banca o la finanziaria oppure potete approfittare del momento propizio per chiudere la linea di credito prima del tempo. È la cosiddetta estinzione anticipata del prestito, che si ottiene pagando la penale stabilita alla firma del contratto. La penale è di fatto un risarcimento per la banca o la finanziaria, per gli interessi che non incasserà stante appunto l’estinzione del credito prima del tempo.

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Come funziona? In pratica, la riforma del credito al consumo che è entrata in vigore nel 2011 ha stabilito che se il debito che rimane da pagare è sotto i 10mila euro la società non può pretendere penali, mentre se è sopra quota 10mila dipende dal tempo che manca alla scadenza del contratto: qualora sia più di un anno, la società può domandare un indennizzo al massimo dell’1% rispetto alla cifra restante; se invece mancano dodici mesi o meno, l’indennizzo non può andare oltre lo 0,5%. In tutti i casi, comunque, la penale non può superare l’importo degli interessi che mancano alla scadenza del contratto. In ogni caso, nessuna società - banca o finanziaria che sia - può negare l’estinzione anticipata del finanziamento.

Gli esperti fanno notare che questa mossa conviene se la si fa quando il finanziamento è ancora “giovane”. Questo perché in Italia vige l’ammortamento “alla francese”, dove le prime rate sono fatte soprattutto di interessi. Man mano che si procede alla restituzione delle rate, la situazione si capovolge: nell’ultimo periodo di vita del finanziamento, la quota di interessi che compone la rata è nettamente più leggera. Ne consegue che estinguere un finanziamento prima del tempo conviene – in termini di risparmio sugli interessi – principalmente nella fase iniziale, mentre ridare tutto indietro alla banca o alla finanziaria sul finale sotto questo punto di vista non comporta molti vantaggi.

Com’è la procedura di estinzione anticipata? Dipende dall’istituto, ma di base tra l’uno e l’altro cambia poco: basta una richiesta da parte del cliente, che per contro deve farsi rilasciare la contabilità analitica scritta di quanto occorre per estinguere il prestito. Attenzione: questa operazione non deve riguardare per forza tutto l’ammontare del debito residuo. È infatti possibile lasciarsi alle spalle anche solo una parte del prestito. In questo caso, le opzioni sono due: ridurre la durata del prestito mantenendo uguale la rata oppure abbassare la rata senza ritoccare la durata. Ultima nota: se alla stipula del contratto si sottoscrive una polizza Credit protection insurance (Cpi) e la si versa in un’unica soluzione, prima di estinguere il finanziamento è opportuno informarsi sulla possibilità di riavere indietro la parte del premio assicurativo di cui non si è beneficiato.

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