Calibrare le rate per sentirsi sereni

Il ricorso al pagamento rateale è destinato ad aumentare: lo dice la prima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, commissionata alla società specializzata Nextplora e realizzata su un campione di 4.186 persone. Il 22% degli interpellati ha riferito infatti di sentirsi “sicuro” con il rimborso rateale, perché gli consente di scomporre la spesa in tante spese più piccole distribuite su un arco di tempo che rende l’esborso più sostenibile. Per il 15%, poi, c’è la soddisfazione di portare a casa in tutta tranquillità un acquisto considerato importante, mentre un altro 15% apprezza la serenità di non dover rinunciare a spese giudicate di un certo peso. La ricerca ha anche individuato un 10% che ritiene che comprare a rate equivalga a una scelta intelligente, perché permette di gestire il bilancio familiare in maniera più controllata. Non mancano, però, gli scettici: il 31% delle persone sentite crede che, principalmente in questa fase di martellante incertezza sul futuro, ripiegare sull’acquisto rateale sia un azzardo. Dunque, vive con ansia questa opzione.

Chi mi garantisce, si chiede questa fetta di rata-scettici, che domani lavorerò ancora, guadagnerò ancora, potrò pagare regolarmente e, dunque, non avere problemi con i creditori? Preoccupazione più che comprensibile se si considera che, anche laddove è contemplata la possibilità di sospendere la rata, la “pausa” è prevista solo per un periodo e per un numero limitato di volte nell’arco della vita del debito. Esauriti i “jolly”, bisogna fare i conti con le proprie difficoltà e con le richieste del creditore, con tutto quello che ne consegue. Va poi segnalato che il pagamento a rate corrisponde di fatto a un prestito finalizzato e che, come tale, comporta la restituzione degli interessi e delle spese di istruttoria, oltre al rimborso del capitale iniziale. E anche se il tasso (Tan) è uguale a zero, le spese di istruttoria (Taeg) vanno comunque versate. Insomma, nessun pasto è veramente gratis.

Con i pagamenti rateali è poi bene non esagerare per evitare situazioni di sovraindebitamento: il “compro oggi e pago domani” può sembrare una scelta saggia perché consente di diluire la spesa con la soddisfazione di avere subito il bene o il servizio acquistato, ma è prudente non accumulare troppe restituzioni rateali, che vincolano il debitore per un periodo più o meno lungo senza che questi abbia la certezza di poter mantenere il suo livello di reddito nei mesi e negli anni a venire. E se da una parte è vero che esistono “vie d’uscita” ai tanti debiti – per esempio, il consolidamento – dall’altra è più che mai vero il proverbio che dice “la prudenza non è mai troppa”. Tornando alla ricerca, emerge che oltre che per l’acquisto dell’auto e di beni e servizi legati alla casa, gli italiani promuovono la possibilità di pagare a rate l’assicurazione auto. Con le rate si comprano anche elettronica (27%), cure mediche (23%) e viaggi (13%). E la quota di chi acquista a rate pare destinata a salire: se oggi lo fa il 15% degli intervistati, il 31% pronostica che in futuro farà ricorso alla rateizzazione ogni volta che potrà.

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Il profilo dell'autore

Credito e Consumi
blog di Maria Paulucci

Nata a Rieti, gli studi universitari a Roma, a Milano dal 2006. Dal 2007 al 2011 ha lavorato in Class CNBC, canale televisivo di economia e finanza del gruppo Class Editori. Nell'agosto del 2011 si è unita alla squadra di Blue Financial Communication. A dicembre 2017 è iniziata la sua esperienza in AdviseOnly.

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