Sopravvivere al caldo: ecco i bonus per il condizionatore

Sopravvivere al caldo: ecco i bonus per il condizionatore

Differenti detrazioni a seconda dell'intervento

Pubblicato il 7 luglio 2022

Il tentativo di sfuggire all’ondata di caldo delle ultime settimane sta facendo impennare la domanda di condizionatori. La spesa rappresenta tuttavia un costo significativo per molte famiglie italiane tanto più in un momento in cui i prezzi dei generi di prima necessità e dei carburanti non accennano a diminuire.

Per far fronte all’acquisto, e limitare l’impatto sul budget, oltre a richiedere un prestito personale, è possibile utilizzare le agevolazioni fiscali in questo momento disponibili tra cui il “bonus condizionatore”. Ma le facilitazioni esistenti sono diverse e occorre fare attenzione nella scelta di quella più adatta alla propria situazione.

Il bonus condizionatore

Il bonus condizionatore è un’agevolazione fiscale che spetta a tutti i soggetti che decidono di acquistare oppure sostituire i propri condizionatori con uno a pompa di calore a risparmio energetico come ad esempio classe A+++, entro il 31 dicembre 2022. Il Bonus spetta al cittadino con o senza ristrutturazione.

L’accesso all’agevolazione fiscale può avvenire a seguito dell’acquisto e dell’installazione di diverse tipologie di impianti come climatizzatori a basso consumo energetico, deumidificatori e pompe di calore. In base alla tipologia di intervento per cui si richiede l’agevolazione, la detrazione fiscale sarà del 50% oppure del 65%.

La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Come accedere alle diverse detrazioni

L’opzione più semplice è accedere al bonus che consente di detrarre il 50% del costo di acquisto e installazione di condizionatori d’aria estivi o invernali. Si può accedere al bonus pagando con un bonifico ‘parlante’ e inviandolo all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori la comunicazione semplificata. 

Possono accedere al bonus i modelli dotati di pompa di calore se acquistati nell’ambito delle opere finalizzate a conseguire risparmi energetici in edifici residenziali. Non è necessario sostituire un eventuale modello precedente.

Per l’accesso alla detrazione fiscale al 65% è necessario invece sostituire il precedente impianto di riscaldamento presente in un immobile con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza energetica.

Non è necessario essere in possesso di Isee e inoltre, non sussiste obbligo di effettuare ristrutturazioni; tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, la richiesta deve essere messa nella categoria di lavori di manutenzione straordinaria, pertanto dovrà essere presentata la prova dell’aumento del livello di efficienza energetica degli edifici già esistenti, insomma, deve esserci un miglioramento delle condizioni di diffusione e preservazione dell’energia.

Niente da fare invece per chi ha puntato all’agevolazione del 110% ma non si è ancora “dato una mossa”. L’acquisto di un condizionatore può essere infatti ‘trainato’ dagli interventi tesi a migliorare l’efficienza energetica di un edificio e possono godere del ben noto super ecobonus del 110%. Ma i plafond messi a disposizione dal Governo così come quelli delle banche in questo momento sono esauriti.  

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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