Scattano le sanzioni per gli anti-pos
Entrate in vigore con sei mesi di anticipo
Pubblicato il 1 luglio 2022
Tempi duri per commercianti e professionisti. Sono scattate il 30 giugno le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con il pos. Verrà multato, insomma, chi non permette ai clienti di pagare con bancomat o con carta di credito: si parla di una sanzione amministrativa di 30 euro più il 4% sul valore della transazione per cui sia stato rifiutato il pagamento.
Multa da 30 Euro più il 4% sulla transazione
Soddisfatto il Codacons che spiega: “in caso di rifiuto di un pagamento di 100 euro tramite pos, il commerciante va incontro a una sanzione da 34 euro, pari a 30 euro di ammenda fissa e 4 euro per quella variabile”.
In un momento come questo, quando si parla tanto di prestiti personali per aggiustare i conti del mese, una multa di questo tipo su un giro d'affari non è certo piacevole.
Codacons, misura attesa da 8 anni
Una misura attesa da 8 anni e rimandata più volte, secondo quanto sostiene il Codacons, entrata in funzione solo dopo l’ultimo decreto: il Pnrr, infatti, ha anticipato di sei mesi l’entrata in vigore delle multe che era prevista dal 1° gennaio 2023 che, invece, è stata appunto anticipata al 30 giugno 2022.
In realtà, esisteva già l’obbligo di accettare i pagamenti con pos, entrato in funzione nel 2014, grazie al decreto legge numero 179/2012 del Governo Monti: quello che mancava era l'obbligo di sanzionare il caso del rifiuto ad accettare la carta.
Chi non rispetta l'obbligo viene denunciato
“Sono entrate in vigore con sei mesi di anticipo le disposizioni che prevedono la sanzione in caso di mancata accettazione dei pagamenti con bancomat e carte di credito da parte di commercianti, imprese e professionisti, spiega il Codacons. Dal 30 giugno raccoglieremo in tutta Italia le segnalazioni dei cittadini circa professionisti e commercianti che rifiuteranno i pagamenti con pos - annuncia il Codacons. - Siamo pronti a presentare una raffica di denunce alle autorità contro esercenti e operatori scorretti, ai fini delle dovute sanzioni previste dalla legge”.
Assotabaccai contro
Non tutti sono dello stesso avviso, però. Assotabaccai, aderente a Confesercenti, chiede per esempio, di escludere dalle sanzioni sia le tabaccherie che le ricevitorie, riducendo i costi per incentivare la moneta elettronica.
"Chiediamo quanto prima un confronto con il Governo circa l’esclusione delle tabaccherie e delle ricevitorie dall’obbligo di pagamento con moneta elettronica per quanto riguarda i generi di monopolio - tuona Assotabaccai -. Si tratta di una misura inopportuna e che rischia di aumentare gli oneri, a volte più alti dello stesso margine di guadagno. Bisogna creare, invece, le condizioni perché i costi di gestione delle transazioni bancarie, effettuate utilizzando la moneta elettronica, siano ridotti o addirittura azzerati: questa è la strada maestra da seguire per incentivarne l’uso”.
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Il profilo dell'autore
Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.
Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.