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Ristrutturare: rinnovati i bonus per il 2016

Bonus casa: riparte l’iniziativa anche per il 2016
Riparte anche per questo nuovo anno il bonus ristrutturazione che prevede nei fatti consistenti agevolazioni volte al miglioramento strutturale o energetico della propria casa.
Si tratta di una bella possibilità, introdotta di recente dall’ultima manovra finanziaria, pensata per tutti coloro che vorrebbero intervenire sulle abitazioni di proprietà per migliorarne l’efficienza. Di norma questa tipologia di lavori necessità di somme di denaro piuttosto consistenti e, nella gran parte dei casi, l’interessato deve rivolgersi ad istituti bancari o finanziarie per richiedere una liquidità aggiuntiva attraverso un prestito casa.
Una decisione importante quella di rinnovare anche per il 2016 questo provvedimento perché da un lato è un segno tangibile della vicinanza alle problematiche economiche degli italiani e, dall’altro, un valido incentivo per accrescere la qualità degli edifici stessi. Grazie a questo bonus, nel dettaglio, i richiedenti potranno ottenere delle detrazioni fiscali per un massimo del 65% per vari interventi sulla propria abitazione quali, ad esempio, l’adeguamento antisismico, la sostituzione di impianti di riscaldamento o raffreddamento o i lavori di isolamento termico.
Per avere l’opportunità di accedere a queste vantaggiose agevolazioni ogni richiedente avrà l’obbligo di presentare il bonifico bancario o postale che certifichi l’entità della spesa sostenuta, il codice fiscale del beneficiario e tutti i dati catastali dell’immobile oggetto di bonus.
Altra novità importante è che, a partire da quest’anno, non occorrerà più fare comunicazione ufficiale all’Agenzia delle entrate per ciò che riguarda l’inizio dei lavori; se il beneficiario utilizzerà il bonus per intervenire su parti comuni (come ad esempio condomini) sarà sufficiente presentare una documentazione rilasciata dall’amministratore che indichi la cifra spesa e ne assicuri la corretta applicazione delle procedure.
Al termine dei lavori il richiedente dovrà presentare, entro e non oltre i 90 giorni, tutta la documentazione all’Enea che rilascerà a sua volta una ricevuta informatica ed una serie di altre certificazioni che serviranno al beneficiario in fase di dichiarazione dei redditi.
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