L’usato piace agli italiani (ma non per gli elettrodomestici)
I più propensi sono gli appartenenti alla generazione Z
Pubblicato il 28 dicembre 2023
Agli italiani piace l’usato tanto che il 71% dei consumatori dichiara di apprezzare la ricerca di offerte su articoli di seconda mano e ricondizionati. Ancor più significativo è il fatto che 41% afferma di cercare sempre prima l'usato. E non si tratta né di una moda né di una tendenza recente: 4 intervistati su 10 dichiarano di aver adottato questa condotta da almeno 5 anni.
Come l’usato cambia gli acquisti
La ricerca, condotta da Amazon su un campione di 2.000 italiani, ha anche rilevato che il 94% dei consumatori controlla i prezzi dell'usato rispetto al nuovo quando fa acquisti online e che il 44% si rifiuta di pagare il prezzo pieno per qualsiasi prodotto, che si tratti di abbigliamento, tecnologia o articoli per la casa.
Questa apertura all'acquisto di prodotti usati e ricondizionati di qualità si rifletterà probabilmente nei regali di Natale, con il 50% che dichiara di voler regalare un oggetto di seconda mano di qualità a una persona cara. Una percentuale più che raddoppiata rispetto al 2022.
Anomalia elettrodomestici
Ci sono però alcuni articoli per i quali gli italiani preferiscono il nuovo, magari ricorrendo a piccoli prestiti al consumo. Solo un intervistato su quattro, ad esempio, riparerebbe un elettrodomestico in caso di rottura. L'8% sostiene di buttare via oggetti come tostapane e bollitori quando si rompono, mentre il 21% afferma di riciclarli. Le ragioni più comuni per le quali si rinuncia a una riparazione sono il non sapere da dove cominciare e il temere che i tentativi di riparazione peggiorino la situazione.
Shopping: generazioni a confronto
Secondo l'indagine, la generazione Z è quella più propensa all'acquisto di articoli usati: sono di seconda mano il 33% dei vestiti che indossano e il 35% dei dispositivi tecnologici che possiedono i nati dopo il 1996. Più della metà dei Gen Z intervistati è solita acquistare prima oggetti usati, ma solo uno su quattro riparerebbe un elettrodomestico rotto.
I consumatori millennial - di età compresa tra i 27 e i 42 anni - sono i più disposti a imparare a riparare un oggetto tecnologico rotto: il 44% degli intervistati ha dichiarato di aver visitato un "centro riparazioni" negli ultimi 12 mesi. Più di due terzi dichiara di aver seguito con successo un video di riparazione fai-da-te su YouTube.
La ricerca rivela anche che il 38% dei consumatori della Generazione X, di età compresa tra i 41 e i 56 anni, cerca prima l'usato, ma il 30% ha ammesso che preferirebbe evitare una riparazione domestica a favore dell'acquisto di qualcosa di nuovo.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.