La crisi cambia le abitudini alimentari degli italiani

La crisi cambia le abitudini alimentari degli italiani

Il 58% cucina gli avanzi

Pubblicato il 25 novembre 2022

Sono le famiglie a basso reddito a subire maggiormente l’impatto del caro prezzi tanto che più di un italiano su due ha tagliato il cibo a tavola in quantità o in qualità. La scelta attuata dal 52% degli italiani è dovuta ai forti rincari sui prodotti alimentari, secondo il primo rapporto Coldiretti/Censis Gli italiani e il cibo nelle crisi e oltre.

Il dato fa il paio con quello del Crif che vede, a ottobre scorso, i prestiti personali in salita del 20% rispetto a ottobre 2021.

Gli italiani tagliano le spese sul cibo

Secondo il report Coldiretti/Censis, il 47% degli italiani è stato costretto a tagliare la quantità di cibo acquistato: considerando la fascia di popolazione a basso reddito, la percentuale sale addirittura al 60%, mentre per i redditi alti si scende al 24%.

Un 37% di italiani ha preferito risparmiare sulla qualità: il 46% sono persone a basso reddito, solo il 22% appartiene ai redditi alti.

Guerra e rincari energetici i colpevoli della crisi

Secondo il rapporto, l’allarme per la guerra energetica legata al conflitto in Ucraina, con gli appelli a ridurre consumi di gas e di elettricità insieme al rincaro delle bollette per la stagione fredda. hanno fatto breccia nelle abitudini degli italiani.

La rinuncia alla cottura dei cibi colpisce soprattutto le famiglie a basso reddito che nel 54% dei casi "hanno ridotto o eliminato l’utilizzo del forno elettrico", rispetto al 32% dei redditi alti, mentre il 51% ha ridotto o ha deciso di rinunciare del tutto all’utilizzo della cucina con fornelli a gas, contro il 25% dei redditi alti.

Addio agli alcolici per il 44% degli italiani

Anche i dolci vengono tagliati in quantità dal 44%, mentre il 38,7% ha rinunciato ai salumi, il 38% al pesce e il 37% alla carne. Il carovita porta addirittura a ridurre gli acquisti di alimenti per bambini: il 31% delle persone ne acquista di meno.

Coldiretti, tre milioni di persone chiedono aiuto

“La punta dell’iceberg della situazione di difficoltà del Paese sono i 3 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare con la consegna di pacchi alimentari in dono o nelle mense di carità diffuse lungo tutta la Penisola", sottolinea il presidente Coldiretti, Ettore Prandini.

Strategie di sopravvivenza

Il report mette in risalto anche quelle che vengono chiamate, a questo punto, "strategie di sopravvivenza". Dall’utilizzo degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul balcone, dalla lista della spesa fino all’assalto ai discount: sono solo alcune delle strategie adottate dagli italiani per far fronte al carovita, con la crescita a doppia cifra dell’inflazione che mette in crisi i bilanci delle famiglie.

Il 58% degli italiani cucina gli avanzi

Con l'avanzare dei morsi della crisi, il 58% ha iniziato a cucinare pietanze utilizzando gli avanzi dei pasti precedenti. Gli avanzi arrivano anche in ufficio, visto che il 52% dei lavoratori dichiara di portarsi al lavoro la gavetta con il cibo.

Inoltre, il 41% degli italiani dichiara di coltivare frutta, verdura, erbe aromatiche sul balcone, negli orti urbani o in piccoli orti di proprietà. Mentre nei ristoranti ben il 49% di clienti è pronto a chiedere la doggy bag per portarsi via gli avanzi, con una percentuale che nei giovani sale addirittura al 58%. Pratica considerata al pari economica e sostenibile, visto che favorisce anche la riduzione degli sprechi alimentari.

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio, nato a Genova, è un giornalista professionista la cui attività è principalmente focalizzata su temi di economia e borsa.

Ha lavorato a La Repubblica, nei primi anni ’90, dedicandosi alla cronaca e collaborando, nello stesso periodo, con diverse televisioni private liguri. Trasferitosi a Milano, ha lavorato come capo redattore di Italia-iNvest.com, il primo sito specializzato in economia in Italia. Franco Canevesio ha anche lavorato al sito di Giuseppe Turani “Lettera finanziaria”. Per ciò che concerne la carta stampata ha collaborato con La Repubblica – Affari & Finanza ed è stato redattore capo di Finanza e Mercati. Attualmente, lavora presso MF-Milano Finanza.

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