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Bonus mobili 2025: dal fisco una guida per saperne di più

17 gen 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

foto mutui cristina 29ott

La legge di bilancio 2025 ha confermato anche per quest’anno il cosiddetto Bonus mobili che consiste nella detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Per aiutare il contribuente a capire come fare per averne diritto, l’Agenzia delle entrate ha pubblicato una guida su quest’argomento e l’ha resa disponibile nella sezione “Agenzia informa” del suo sito.

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I limiti di spesa per l’anno in corso

A prescindere da quanto speso per la ristrutturazione a cui è agganciato, il bonus deve essere calcolato, come spiega la guida, su un importo massimo che varia a seconda dell’anno di acquisto dei beni. Per il 2025 è stata confermata la soglia 2024.

In pratica, il bonus ha subito via via negli anni un drastico ridimensionamento: era pari a 10 mila euro per il 2022, 8 mila euro per il 2023 e 5 mila euro per gli anni 2024 e 2025. Il tetto di spesa include i costi sostenuti complessivamente per mobili ed elettrodomestici e vale per ogni singola unità immobiliare e sue pertinenze, o per le parti comuni di un condominio.

Nel caso in cui lavori di ristrutturazione sono stati effettuati o sono iniziati nell’anno precedente a quello di acquisto di mobili ed elettrodomestici, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese eventualmente sostenute per i beni agevolabili acquistati nell’anno precedente e per le quali si è usufruito della detrazione. Inoltre, la detrazione non è trasferibile ad altri né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile ristrutturato. Il vincolo vale anche quando con la vendita dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le rate residue relative al recupero del patrimonio edilizio.

Le modalità ammesse per dimostrare l’avvenuto pagamento

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, ossia con un prestito mobili, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

Le stesse modalità di pagamento devono essere utilizzate anche per sostenere le spese di trasporto e di montaggio dei beni. Pertanto, per ottenere l’agevolazione occorre conservare: la ricevuta del bonifico, la ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito) oppure la documentazione di addebito sul conto corrente o le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

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