Bollette: ecco come riscaldare casa e “dare un taglio” ai consumi

Bollette: ecco come riscaldare casa e “dare un taglio” ai consumi

I suggerimenti di Enea

Pubblicato il 24 ottobre 2023

Questa settimana, nelle case di molti italiani, dopo un mese di ottobre caratterizzato da temperature miti, si torna ad accendere il riscaldamento. Con l’avvio degli impianti tornano tuttavia le preoccupazioni circa il caro bollette: se da un lato infatti gli acquisti più importanti delle famiglie possono essere rinviati oppure sostenuti attraverso prestiti personali o finalizzati su misura, come quelli per l’acquisto dell’auto o dell’arredamento, per i pagamenti mensili di acqua, gas e elettricità l’unico rimedio, per tagliare gli importi, è solo quello di consumare il meno possibile (o meglio, di consumare in maniera più efficiente).

L’Enea - l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile - ha pensato quindi di formulare alcuni suggerimenti per cercare di limitare i consumi pur preservando un livello di calore confortevole in casa.

Energia: evitare gli sprechi monitorando i consumi

La prima raccomandazione suggerita dall’Enea alle famiglie italiane è quella di monitorare e controllare i propri consumi, ad esempio, installando uno smart meter, ovvero un misuratore dei consumi in tempo reale, in grado anche di dialogare con il cellulare attraverso un’app.

“La prima strategia di risparmio è monitorare i consumi per identificare ed evitare gli sprechi, anche inconsapevoli. Lo scorso anno le misure comportamentali attuate dai cittadini hanno rivestito un ruolo significativo per conseguire l’obiettivo di contenimento dei consumi energetici nazionali” sottolinea Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano. “Visti i risultati raggiunti - aggiunge - quest’inverno sarà ancora più importante impegnarsi sul fronte del risparmio energetico, per confermare o ridurre ulteriormente i consumi rispetto alla passata stagione”.

Il decalogo dell’Enea

La prima regola del decalogo stilato dall’Enea prevede l’installazione di sistemi di monitoraggio e controllo: misurare i consumi energetici attraverso contatori intelligenti è fondamentale per acquisire consapevolezza sulle proprie abitudini di consumo e per individuare eventuali perdite o malfunzionamenti.

È importante eseguire la manutenzione degli impianti: un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. In questo caso però, non si tratta solo di un suggerimento ma di un vero e proprio obbligo: per chi non effettua la manutenzione del proprio impianto è prevista una multa a partire da 500 euro (D.P.R. 74/2013).

Non serve inoltre superare i 20 gradi nell’abitazione: bastano 19°C per garantire il comfort necessario. Per ogni grado in meno si risparmia fino al 10% sui consumi di combustibile. Controllare in quale delle sei zone climatiche d’Italia è inserita la propria città: il numero di ore massime di accensione varia, per legge, in base alla zona climatica. Accendere l’impianto un’ora in meno al giorno e ridurre di un grado di temperatura, può portare a un risparmio energetico di circa il 15%.

Le buone abitudini per risparmiare

Esistono poi delle semplici abitudini che possono aiutare a non sprecare troppa energia, come, ad esempio, schermare le finestre durante la notte: persiane e tapparelle o anche tende pesanti riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.

Non coprire i radiatori ed evitare di porre schermature davanti ai termosifoni, come mobili, che ostacolano la diffusione del calore verso l’ambiente. È opportuno, invece, inserire materiali riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno.

Non lasciare le finestre aperte troppo a lungo: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciare le finestre aperte troppo a lungo comporta inutili dispersioni di calore.

In caso di dubbi, e a fronte di bollette anche elevate, è sempre meglio fare un check-up dell’abitazione: è meglio non ricorrere al fai da te, ma rivolgersi a un tecnico qualificato per far valutare l’efficienza dell’impianto di riscaldamento e lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre. Puoi abbattere i consumi fino al 40%. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.

Dal check up energetico all’installazione di pompe di calore

Per monitorare meglio i propri consumi, è possibile consultare il Portale dei consumi gestito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), che offre un servizio gratuito, grazie al quale tutti possono conoscere letture e consumi delle proprie utenze.

Chi deve cambiare sistema di riscaldamento, invece farebbe bene a scegliere soluzioni di ultima generazione: è possibile valutare la sostituzione del vecchio impianto con uno a condensazione o a pompa di calore ad alta efficienza e adotta cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a distanza.

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Il profilo dell'autore

Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.

In passato ha collaborato, tra gli altri, con il settimanale Soldi, la testata on line Etica News e il portale dedicato alle donne alfemminile.com. Ha condotto i servizi esterni della trasmissione Salvadenaro, programma di educazione finanziaria andato in onda sul canale 7Gold. Collabora attualmente con le testate on line Lamiafinanza.it, Lamiafinanza-green.it, Lamiaprevidenza.it, Banca e Mercati, e i mensili Largo Consumo e Bluerating.

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